La storia fa orrore ed è un mix di abusi su minori, violenze sessuali e maltrattamenti all’interno di quattro mura domestiche, trasformate in un inferno per due bimbi ‘cresciuti’ a suon di botte e soprusi. Con queste terribili accuse, è stato rinviato a giudizio un operaio scledense, che gode della privacy in tutela dei figli, la cui primogenita ha solo 16 anni.
L’uomo, 47 anni, che dopo la denuncia dell’ex moglie era stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento alla prole, quando i figli erano piccoli, camminava nudo per casa e, secondo ol’accusa, sarebbe arrivato a fotografare le parti intime della bambina, costringendola a dormire spesso con lui e l’altro figlio. Gli episodi denunciati fanno rabbrividire perchè, sempre secondo quanto verrà affrontato in sede processuale, l’operaio scledense sarebbe arrivato a lanciare loro le sue ‘ciabatte’ e a comandarli come soldatini dietro la minaccia delle sue ire.
A denunciare tutto è stata l’ex consorte che si è recata dai carabinieri per raccontare quello che accadeva in casa ai suoi bambini con quel marito-padrone, che verrà giudicato a breve dai giudici del tribunale di Vicenza, che ieri lo hanno rinviato a giudizio.
N.B.

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