E’ ormai allarme suicidi e tentati suicidi in tutta Italia, ma il fenomeno non sta risparmiando il nostro territorio.
Nella notte tra lunedì e martedì un trentenne è stato salvato per un soffio dai carabinieri della compagnia di Thiene, che gli hanno letteralmente salvato la vita.

Ad avvisare i militari è stata l’ex dell’aspirante suicida, che aveva già infilato il cappio al collo, quando gli investigatori hanno un’irruzione stile film poliziesco.
La scena avrebbe colpito anche il più cinico degli esseri umani. Il ragazzo, in preda ad una crisi che lo aveva indotto in uno stato depressivo, stava per farla finita impiccandosi.

I carabinieri gli hanno tolto tempestivamente il cappio dal collo, chiamando un’ambulanza del suem, abbracciandolo per dargli conforto e placare quello stato di sconforto estremo, che lo aveva dissociato dalla realtà.

Il giovane adesso si trova ricoverato all’ospedale di Santorso. Aveva usato un cavo elettrico per stringersi il collo e, a quanto pare, aveva proprio deciso di rinunciare alla vita.
Questo fatto di cronaca arriva dopo due suicidi dei mesi scorsi che hanno sconvolto la comunità dell’hinterland dell’alto vicentino, dove ci si interroga su cosa stia accadendo a livello sociologico e se si stia sottovalutando qualcosa.
Troppi giovani che si tolgono la vita per motivi depressivi.

La settimana scorsa un 19nne, brillante negli studi e con una famiglia solida alle spalle, si è tolto la vita gettandosi sotto ad un treno a Treviso. Aveva solo 19 anni,  lo ripetiamo, ma era depresso come lo era il giovane trovato impiccato due mesi nel parco di Zanè e come lo era il 24nne thienese trovato senza vita ad Arsiero.

di Redazione AltovicentinOnline

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