Quando racconta quegli attimi di terrore in cui ha pensato persino che non se sarebbe uscito vivo, gli trema ancora la voce.

Luca Carollo, libero professionista, è stato aggredito selvaggiamente e picchiato da una banda di extracomunitari che lo hanno anche minacciato con un grosso coltello, prendendolo a calci e pugni per poi farlo finire in ospedale, dove è attualmente sotto osservazione.

Le sue condizioni non sono gravi, ma ha riportato lesioni su varie parti del corpo. I medici hanno diagnosticato i segni di una brutale aggressione. ‘Teatro’ dell’episodio che sta scuotendo Thiene, non certo abituata ad episodi da Bronx, quella via Dante già finita sotto gli occhi dei riflettori per episodi non edificanti.

Secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, che nelle prossime ore sporgerà denuncia ufficiale alla caserma dei Carabinieri di via Lavarone, Luca sarebbe stato affrontato difronte al Kebab. Si stava recando a casa di un amico, quando il giovane avrebbe scambiato poche parole con quel gruppetto di extracomunitari, che stazionava lì.

“Non saprei nemmeno dirle cosa mi contestavano quei ragazzi a me sconosciuti, non ho capito cosa abbia dato loro fastidio – racconta Luca Carollo, provato da quanto accaduto verso l’una – So solo che ad un certo punto ho accelerato il passo rifugiandomi a casa del mio amico, convinto che fosse finita là. Invece, dopo una manciata di minuti, abbiamo sentito bussare alla porta e ingenuamente ho aperto la porta. Improvvisamente, mi sono sentito bombardato da calci, pugni, schiaffi e spintoni, da quel gruppo che parlava una lingua a me sconosciuta. Non ho capito più niente, ho visto il coltello davanti ai miei occhi, ho pensato che sarei morto – continua il giovane thienese – Sono finito per terra ed ho pensato di avere i minuti contati. Vedendomi a terra sfinito i tre-quattro uomini se ne sono andati, lasciandomi sul pavimento dolorante”.

Luca Carollo stamattina si è recato al pronto soccorso dell’ospedale Alto Vicentino, dopo una notte da incubo. Sta aspettando il referto dei medici di Santorso per poi mettere nero su bianco davanti ai Carabinieri, quanto accaduto.

“Non dimenticherò mai la giornata di Ferragosto – conclude Luca Carollo – Era già iniziata male perché in piscina mi avevano rubato la bicicletta. Me l’ero presa, ma mai avrei potuto immaginare quanto mi è poi accaduto in serata”.

Anna Bianchini

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