La vera spina nel fianco dell’economia italiana e della capacità di famiglie ed imprese di far muovere la crescita economia nel nostro Paese, è il sistema fiscale. Frammentato, ricco di tasse e balzelli di ogni tipo, quello italiano è uno dei sistemi tributari più complesso ed oneroso al mondo. Difficile, se non impossibile, far quadrare i conti a fine mese o attrarre investimenti esteri.

Secondo un recente studio della Cgia di Mestre nel 2017 ogni italiano pagherà all’incirca 8 mila euro di imposte e tasse, importo che, se consideriamo la spesa per i contributi previdenziali, finisce per salire a quota 12 mila.

È stato stilato un elenco delle tasse vigenti, per scoprire che sono almeno un centinaio tra addizionali, accise, imposte, tributi ecc.

Tuttavia, in questo mare infinito di tasse, sono una decina quelle che gravano maggiormente sugli italiani: l’Irpef, la più onerosa, l’Iva la più frequente, caricata su ogni spesa quotidiana, l’Irap per le imprese e quelle più detestate dalle famiglie, ovvero Imu e Tasi. “A un sistema tributario molto frammentato – dice Paolo Zabeo coordinatore della Cgia – che continua a tartassare cittadini e imprese, si accompagna un gettito estremamente concentrato in poche voci: le prime 10 imposte, infatti, valgono 421,1 miliardi di euro e garantiscono l’85,3% del gettito tributario complessivo che nel 2015, ultimo dato disponibile, si è attestato a 493,5 miliardi di euro”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia