Caro direttore,
ho letto l’articolo sull’episodio di violenza avvenuto alla Stazione dei bus di Schio e credo che ormai siamo arrivati al capolinea!Oggi dieci bulli che assaltano un bus terrorizzando il conducente costretto a barricarsi all’interno.

L’altro giorno ho letto, sempre sul vostro giornale, di un altro bullo che ha picchiato e rapinato un ragazzino delle Ferrarin, per portargli via 10 euro. Lo ha pure preso a calci e sbeffeggiato, così ho letto, bevendo la sua coca cola ridendo. Immagino il terrore di questo ragazzino delle scuole medie. Immagino quanto verrà segnato da questo episodio.

E ancora, sempre nella stessa settimana, leggo di una quindicenne di Piovene denunciata perchè ha sottratto il cellulare alla compagna di scuola che l’ha denunciata. Mi chiedo, stiamo combattendo le battaglie giuste? Questi sono figli di coppie normalissime. Leggo che la scintilla che ha scatenato la violenza nei confronti di quel povero autista è stata una ragazzina italiana e di buona famiglia, i cui genitori sono rimasti stupiti, quando hanno saputo cosa aveva fatto la figlia mentre magari loro la immaginavano seduta al suo banco ad ascoltare le lezioni degli insegnanti.

Ho un bambino di due anni e mi chiedo cosa ne sarà di lui in questa società di bulli. Sarà in grado di difendersi?
Grazie per questo sfogo, da cui mi piacerebbe lanciare un confronto tra genitori perchè io che sono alle ‘prime armi’ mi sento davvero disorientata.
Maria Cristina S., 34 anni, Schio

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