“Gli sforamenti ripetuti che si sono verificati in gennaio sono la conseguenza di un andamento climatico estremamente particolare vissuto negli ultimi mesi a causa di una totale assenza di precipitazioni. Le piogge che hanno ripreso in questi giorni stanno infatti già normalizzando la situazione”.

A dirlo è l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin.

“Da anni – aggiunge Bottacin –  lavoriamo per migliorare l’aria: con la Lombardia siamo le uniche due Regioni ad aver attivato un coordinamento con gli enti locali, emanando delle precise linee guida che spetterebbe poi ai Comuni applicare, senza peraltro spingerci oltre in quanto è proprio il tavolo nazionale smog dell’Anci ad aver sempre ribadito che il potere di ordinanza dopo un certo numero di sforamenti spetta ai sindaci come autorità sanitaria e non alle Regioni”.

“Grazie a queste linee guida possiamo realizzare un ragionamento coordinato sulle azioni da intraprendere. Linee guida – prosegue l’assessore – che non ci siamo sognati in una notte, ma abbiamo volutamente condiviso nelle diverse riunioni del Comitato di Indirizzo e Sorveglianza (CIS), che io presiedo e a cui partecipano le sette province e i sette comuni capoluogo, e che, lo ricordo, sono state approvate all’unanimità come risulta dal verbale. Spetta poi ai sindaci capoluogo a loro volta condividerle con i sindaci dei comuni limitrofi nei cosiddetti tavoli zonali”.

“Il nostro lavoro per migliorare la qualità dell’aria è un percorso puntuale e coordinato – insiste l’Assessore – d’altro canto l’attenzione che stiamo mettendo per le problematiche collegate all’inquinamento sono certificate anche dai dati, assolutamente oggettivi, forniti da Arpav, dove si vede un calo costante dei fattori inquinanti in Veneto negli ultimi quindici anni”.

“Certo la situazione dell’atmosfera – conclude Bottacin – va ulteriormente migliorata, perché è di vitale importanza un’aria assolutamente respirabile, e proprio con questo obiettivo mi sono incontrato all’inizio di questa settimana con il ministro dell’Ambiente per concordare ulteriori azioni e finanziamenti collegati alla qualità dell’aria anche per il futuro”.

 

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