“Questa mattina la Prima commissione consiliare ha dato il via libera al Progetto di legge che autorizza la Giunta, anche a fronte di un disaccordo con il Governo per l’election day, ad individuare una data certa per la consultazione referendaria. Il provvedimento andrà ora in aula.“ Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Veneto Massimiliano Barison. “Come maggioranza – sostiene l’azzurro – siamo convinti che la strada prioritaria da percorrere per avere maggiore autonomia sia un tavolo di confronto con il Governo. È chiaro a tutti, però, che fino ad ora, con il Governo Renzi, non abbiamo avuto nessuna apertura. L’atteggiamento ostruzionistico tenuto anche oggi in Commissione dagli esponenti del Pd è stato inconcepibile: hanno cercato in tutti i modi di fermare l’iter della legge appellandosi a cavilli burocratici inconsistenti. A questo punto chiedo se i colleghi del Partito Democratico vogliano realmente l’autonomia o fanno solo finti proclami”.

“Il Pd del Veneto non perde l’occasione per boicottare il referendum sull’autonomia: a questo punto mi sorge il dubbio che, al di là delle parole al vento – puntualizza il Consigliere – non ci sia la volontà di far sì che i cittadini veneti possano avere più risorse, meno tasse e maggiore autonomia. Anche lo scorso anno, su una nostra risoluzione che chiedeva l’election day, per mettere assieme referendum per l’autonomia e referendum costituzionale, gli esponenti del Pd hanno abbondonato l’aula: un atteggiamento pilatesco.”  “Il Veneto – conclude Barison – per il Governo Renzi-Gentiloni-Alfano, rimane una vacca grassa da mungere, ma questa vacca, come dimostrerà il voto referendario, ha gli attributi e le corna. Tutto questo ostruzionismo dimostra ancora una volta la paura del centrosinistra della volontà popolare, in quanto temono un risultato plebiscitario fallimentare simile a quello registrato a dicembre”.

Sandonà, Gruppo Zaia: ‘Il Pd scelga se stare con o contro i veneti’

sandona“Il Partito Democratico ha perso l’ennesima occasione per dare il proprio contributo alla causa veneta. Mettendosi di traverso sulla possibilità di indire il referendum per l’autonomia del Veneto, i democratici dimostrano di temere la consultazione con la quale vogliamo chiedere ai veneti se vogliono maggiore autonomia”. Con questa dichiarazione, Luciano Sandonà, Consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, commenta “l’atteggiamento tenuto dai Consiglieri democratici durante la seduta della Prima Commissione consiliare svoltasi oggi a Palazzo Ferro-Fini” e critica “l’atteggiamento del PD che ha votato in maniera compatta contro le modifiche alla Legge regionale 19 giugno 2014, n. 15, un documento che era al vaglio della Commissione per apportare delle modifiche tecniche al testo sul referendum per l’autonomia del Veneto già votato in aula lo scorso giugno”.
“Il referendum – afferma Sandonà – sarà una grande prova di democrazia e un investimento per il futuro dei nostri figli, per mirare al modello di autonomia cui godono oggi Trento e Bolzano. Il nostro territorio per troppo tempo ha dato e mai ricevuto. In questi anni di crisi il peso di quanto ci è stato tolto ha inciso negativamente sui servizi che come Regione oggi riusciamo ad erogare. Chi si oppone a questa consultazione referendaria non va contro la Lega e Zaia, ma va contro i veneti e la democrazia”.
“Chiedo per questo – conclude Sandonà – un atto di coraggio ai colleghi consiglieri del PD: staccatevi dalle logiche romano-centriche e sostenete la possibilità che ai veneti venga data l’opportunità di esprimersi. Diversamente, faremo da soli”.
La replica del Pd. Fracasso: Sbagliato modificare la legge sul referendum per l’autonomia. Zaia venga in Consiglio a fare il punto sulle trattative con il Governo prima di indire la consultazione” 

 Fracasso“La scelta della maggioranza di andare dritto, modificando la legge sul referendum per l’autonomia prima che si sia verificata fino in fondo la possibilità di raggiungere un’intesa con l’opposizione, è profondamente sbagliata”. Questo il commento del Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto Stefano Fracasso al termine dei lavori della Prima commissione.  “I democratici – prosegue Fracasso – hanno votato compatti per il no al provvedimento che consente lo svolgimento della consultazione anche in assenza di altre elezioni. È una forzatura, anche perché Zaia non ha mai riferito in Consiglio. Torniamo nuovamente a chiedere che prima dell’indizione del referendum il Presidente venga in aula a fare il punto sulle trattative in corso con il Governo”.  “Da quasi un anno – puntualizza il Capogruppo democratico – il ministro Costa si è dichiarato disponibile ad intavolare un negoziato: sul contenuto però, dal tipo di autonomia, su quali materie e con quali soldi, Zaia continua a tenerci del tutto all’oscuro. Il nostro non è un voto contro l’autonomia, ma contro la confusione sull’autonomia”.

“Questa accelerata – conclude Fracasso – rischia di essere pure controproducente, perché la legge potrebbe essere impugnata e quindi i tempi per la consultazione si allungherebbero, invece di rendere più spedito il percorso. Le scorciatoie non pagano”.

 

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