Sembra paradossale quanto sta accadendo a Renzo Rosso, che si è visto addirittura costretto a giustificarsi e a dare spiegazioni ai suoi follewer per quello che dovrebbe essere stato un ‘privilegio’ da parte di un imprenditore ‘di casa nostra’, che è stato attaccato con ferocia inaudita.

Renzo Rosso, patron della Diesel, ha spiegato ai suoi ‘seguaci’, che sono arrivati addirittura a minacciarlo di non comprare più i suoi jeans, che ricevere la visita di un Presidente del Consiglio è un’opportunità di poter portare alla luce i problemi, dei quali ha riferito a Renzi, che ora sa, per bocca di Rosso, quanto affligge il nostro territorio.

Pubblichiamo integralmente la lettera ai follower:

Ho letto con molta attenzione i vostri commenti ai miei post sui diversi social network relativi alla visita del Premier Renzi nella nostra azienda ieri, e sono stato sinceramente sorpreso dalla negatività che vi ho trovato.
‘Sei caduto in basso’, ‘non compro più i tuoi jeans’, ‘cosa c’entra Renzi con te’, ‘che schifo’ … Una dopo l’altra le parole che ho letto mi hanno fatto rendere conto di come questo Paese abbia ormai perso la speranza di migliorare la situazione. In Italia ultimamente ci si limita a criticare, criticare, criticare, come nei talk-show televisivi, invece che rimboccarsi tutti assieme le maniche e vedere le cose per quello che potrebbero essere.
Qualcuno di voi si è chiesto perché Renzo Rosso ha incontrato Matteo Renzi?
Innanzitutto, di qualsiasi schieramento politico sia, un Presidente del Consiglio che viene a visitare la tua azienda è sempre un onore. Ed è il riconoscimento dei risultati e del lavoro che meritano gli oltre 7.500 dipendenti del nostro gruppo. Siamo un modello d’impresa studiato in tutto il mondo, ed è questa l’unica ragione per cui Renzi ha scelto di venire a vederci dal vivo.
Abbiamo parlato non di questioni personali, ma dell’economia, della nostra Regione e del nostro Paese.
Gli ho detto della necessità di ridurre la burocrazia in Italia, il vero cancro di questo Paese che per cavilli legali blocca nuove iniziative, lo spirito imprenditoriale del nostro popolo, e soprattutto la creazione di nuova occupazione. Gli ho fatto esempi di casi che sono successi a me, in cui per creare 10 nuovi posti di lavoro ho dovuto aspettare 2 anni.
Abbiamo parlato di agricoltura e della necessità di avere più terreni destinati all’uso agricolo. Facendo parte di EcorNaturaSi ed essendo entrato nel mondo del biologico, gli ho fatto presente come questo settore sia in grande espansione e come si potrebbe riportare i giovani a coltivare la terra assicurando loro ritorni economici interessanti.
Mi ha chiesto della corruzione nel calcio, e gli ho raccontato del nostro Bassano Virtus, una perla nel mare di tutte le categorie di Lega in termini di trasparenza e ruolo sociale nel territorio, e di come sia fondamentale attuare un cambio culturale in questo sport che tocca cosi tante persone, con modelli d’eccellenza come quello inglese.
Gli ho parlato del Tribunale di Bassano, di come il fatto di averlo accorpato a quello di Vicenza non stia aiutando la velocità dell’Amministrazione Pubblica e di conseguenza causando danni economici non indifferenti per le tante imprese di questa zona che operano in un contesto competitivo sempre più dinamico.
Al di la che personalmente stimo Renzi, lui è il nostro Primo Ministro ed è giusto che lo incontri, come domani incontrerei Grillo, Salvini o chiunque diventasse il prossimo Presidente del Consiglio. Perché penso che imprenditori, grandi o piccoli, che hanno una visione innovativa e un’esperienza quotidiana sul campo, in Italia e all’estero, possano dare il loro contributo a capire come si potrebbe, e dovrebbe, lavorare meglio.
L’obiettivo di tutti noi, al di là di chi sia il Presidente del Consiglio, deve essere quello di creare stabilità per questo Paese. Basta con i governi che restano sei, dodici, diciotto mesi e poi tutto cambia di nuovo, e nel frattempo tutto si ferma. Cosi non si costruisce nulla. Men che meno la ripresa.
La critica sterile non porta a nulla mentre positività porta positività. E’ solo con questo spirito che tutti assieme noi Italiani possiamo pensare di fare di questo il Paese più dinamico, moderno e attraente al mondo.
Enjoy,
Renzo Rosso

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