Forti del 22% ottenuto il 4 marzo in occasione delle elezioni, il Partito Democratico di Schio ha deciso di alzare la testa e ripartire e senza timore avverte il sindaco Valter Orsi: “Dovrete temerci”.

E’ un Pd ‘nuovo’ quello che si affaccia nella vita politica scledense, più attento alle necessità di rilancio dell’economia e consapevole che il Sociale si può fare solo quando ci sono i soldi.

Secondi solo a Vicenza in tutta la provincia, il Pd locale a Schio ha registrato un vero e proprio successo, comparato alla media nazionale, che lo ha visto scendere intorno alla soglia del 18%. Per questo il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Battistella, sostenuto dai colleghi Mario Benvenuti e Davide Casarotto e dal segretario Leonardo Dalla Vecchia, ora si sentono più forti.

Dopo aver ottenuto l’appoggio del Pd provinciale nella questione ‘Fabbrica Alta’, che li ha visti contrapposti al sindaco Orsi in merito alla questione proprietà dell’immobile e rivitalizzazione dell’area, ora la sfida è aperta.

Non hanno ancora un candidato ufficiale per le amministrative del 2019 ma quello di oggi sembra un Pd rinnovato, meno chiuso nel palazzo di vetro e più intraprendente, con l’occhio rivolto all’economia e alla rinascita locale.

“I lavori pubblici servono a garantire l’economia necessaria a ripartire – hanno commentato all’unisono i 4 esponentiGiovanni Battistella del Pd scledense – Il grande risultato che abbiamo ottenuto a Schio ci ha fatto comprendere che ci stiamo rafforzando e quindi che possiamo ripartire ed è quello che siamo intenzionati a fare”.

Tre i temi fondamentali per il rilancio della città: Fabbrica Alta, Destra Leogra e centro storico, da rilanciare con adeguati strumenti urbanistici. Temi che guardano dritto all’economia, al settore dei Lavori Pubblici e del commercio. Soldi in primo piano, perché è solo quando l’economia gira che si può garantire un Sociale ricco e attento.

La sfida a Orsi, che si ricandiderà per il secondo mandato, è lanciata.

“L’attuale amministrazione comunale è poco lungimirante – hanno sottolineato i 4 esponenti del Pd – Tutto quello che fanno è destinato a concludersi nel 2019, perché vogliono avere il merito completo delle opere che fanno. Ma i progetti che stanno realizzando erano nel cassetto avviati dalla precedente amministrazione. Il Giardino Jaquard, che è stato sistemato con un contributo di 500mila euro, sarà aperto solo in parte, solo il giardino sarà accessibile. Mancano le idee sulle grandi opere, come la Fabbrica Alta, che essendo il simbolo della città dovrebbe essere sistemata e vissuta dalla cittadinanza”.

Se qualcuno si aspettava che il Pd di Schio fosse pronto a ‘lasciar correre’ per la prossima tornata elettorale, facendo un passo indietro e spianando la strada a Valter Orsi, pare doversi ricredere.

“L’esito a Schio del voto del 4 marzo ci ha dato lo stimolo a rialzare la testa – hanno concluso Battistella, Casarotto, Benvenuti e Dalla Vecchia– Da dove siamo abbiamo solo la possibilità di migliorare”.

Anna Bianchini

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