E’ stato presentato oggi a Schio il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che entrerà in vigore tra la fine di maggio e l’inizio di giugno prossimi.

“Una sfida importante che gli scledensi sapranno sicuramente cogliere – ha dichiarato Anna Donà, assessore all’Ambiente – Si tratta di un salto culturale con un  miglioramento per tutta la collettività e l’ambiente. In questi mesi saranno molti gli incontri con i portatori di interesse e la cittadinanza per spiegare le nuove modalità”. 

La gestione dei rifiuti rappresenta per gli enti locali una delle maggiori sfide a causa degli onerosi costi ambientali e finanziari che comporta. È indispensabile che la cultura del riuso, del riciclaggio e del recupero delle materie prime diventi parte integrante del bagaglio culturale della collettività, in modo che il rifiuto non venga più considerato scarto da buttare, ma risorsa da gestire con oculatezza.

Uno degli errori commessi più frequentemente dai cittadini è che il sistema di differenziazione e riuso rimane molte volte solo un sistema di valori generali come la salute, il futuro e la scarsità di risorse, ma non trova un riscontro pratico nell’utilizzo quotidiano.

Secondo l’amministrazione comunale, Schio ha già un buon livello di differenziazione, che però negli ultimi anni è rimasto stabile e non  ha progredito.

Il problema principale è legato alla difficoltà di riciclare tutti i rifiuti che vengono raccolti in modo differenziato. Infatti, mentre il vetro, raccolto attraverso le  campane stradali, viene praticamente totalmente riciclato, la carta presenta invece delle impurità (pari circa al 20%) che non ne permettono il totale riciclo.

Il dato più negativo è relativo a ciò che viene raccolto come multimateriale, perché questa raccolta, anziché produrre un’entrata, diventa un costo che alla fine rimane a carico dei cittadini (circa 100 mila euro nel 2014, con impurità che ammontano al 57%). A questo va aggiunto il problema ambientale. Le impurità che vengono trovate in questa frazione di rifiuto infatti, una volta che questo è arrivato all’impianto di riciclaggio, vengono ricaricate sui camion e tornano a Schio, per essere incenerite.

Il sistema porta a porta è dimostrato essere, già da diffuse esperienze in altri Comuni, quello che porta maggiori risultati sulla quantità e qualità del rifiuto conferito. Si tratta quindi di un intervento verso la minimizzazione della produzione di rifiuti, del riciclo e quindi della raccolta differenziata. Un’attenzione dell’attuale amministrazione verso un miglioramento della qualità ambientale e della salute pubblica e allo stesso tempo  verso un’ottimizzazione dei costi.

“Le richieste di controlli ambientali e le richieste di diminuzione del rifiuto bruciato sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni e negli ultimi mesi – ha spiegato Anna Donà –  Servirà la collaborazione di tutti i cittadini per  avere una raccolta utile ed economica. Sebbene comporterà un cambiamento nelle abitudini alla fine l’intera comunità ne trarrà i benefici”.

Con il nuovo sistema di raccolta, il rifiuto secco sarà ritirato porta a porta una volta posto negli appositi sacchetti chippati forniti dal Comune. L’umido sarà raccolto negli appositi contenitori stradali dotati di chiave e posizionati a distanze ravvicinate (15/20 utenze per ogni bidone)  e la  carta verrà ritirata porta a porta con gli appositi sacchetti forniti dal Comune. Plastica e lattine saranno raccolti sempre porta a porta in appositi sacchetti forniti dal Comune e per il vetro rimane la campana stradale attualmente presente.

Tutte  le altre tipologie di rifiuto verranno raccolte negli appositi eco-centri.

A.Bia

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