‘Buone pratiche’ e ‘Sostenibilità’ sono i temi dell’interrogazione a risposta orale che Carlo Cunegato, leader in consiglio comunale di TesSiamo Schio, ha inviato all’amministrazione del sindaco Valter Orsi.

Aprire uno Sportello Energia, o aderire a quello inaugurato di recente da 10 comuni dell’Alto Vicentino, che si sono messi insieme per ottenere sconti e proporre ai loro cittadini soluzioni per alleggerire il consumo energetico dei loro elettrodomestici e delle pompe di calore, è l’intento del consigliere, che risponde in questo modo alla discussione sul Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile), tenutasi lo scorso 7 novembre in consiglio comunale.

“Si tratta di accompagnare gli interessati nelle scelte operative – ha spiegato Cunegato – Nel comune di Santorso alcuni gruppi di cittadini hanno creato, con il sostegno del comune, un gruppo di acquisto solidale di pannelli solari. La condivisione collegiale dei preventivi e la ricerca partecipata della qualità dei prodotti ha consentito ai cittadini di godere di uno sconto del 15% su un preventivo già conveniente. Da questa esperienza virtuosa nata spontaneamente da cittadini virtuosi, esperienza di cittadinanza attiva dalla quale dovremmo ripartire per dare un nuovo senso alla nostra democrazia malaticcia, alcuni comuni dell’Altovicentino hanno saggiamente preso spunto. I comuni di Arsiero, Breganze, Marano Vicentino, Piovene Rocchette, Santorso, Sarcedo, San Vito di Leguzzano, Thiene, Tonezza e Zugliano hanno deciso di aprire uno Sportello Energia”.

Nella seduta di consiglio, maggioranza e opposizione erano sulla stessa lunghezza d’onda in materia di energia, confermando che “perché la diminuzione delle emissioni di Co2 possa essere significativa non bastano gli interventi sugli edifici pubblici che sono solo l’1% del totale. La politica deve sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini, poiché solo degli interventi significativi da parte dei privati possono produrre dei cambiamenti importanti”.

La partecipazione del comune di Schio a queste ‘buone pratiche’ e alla condivisione di progetti di questo tipo, secondo Cunegato dovrebbe essere scontata. “Come mai viste le premesse il nostro Comune non partecipa a questo progetto? – chiede il consigliere nell’interrogazione – Questo è un esempio di sussidiarietà positiva. Questi comuni hanno inoltre capito che si deve procedere assieme e che solo la condivisione di progetti in maniera sovra comunale può rendere questo territorio ancora attrattivo. In un’epoca di scarse risorse, i comuni devono diventare facilitatori, orientare i privati perché solo così la diminuzione delle emissioni potrà essere significativa. Sappiamo che nella giunta della Unione Montana tutti i comuni sono stati invitati a partecipare alla costruzione di questo progetto. Vediamo, con grande rammarico, che Schio, il comune più grande dell’Alto Vicentino è drammaticamente assente. Perché nel consiglio comunale si sottolinea l’importanza di costruire buone pratiche di sensibilizzazione dei privati rispetto alla produzione di energia pulita e quando si può concretamente realizzare un progetto virtuoso gli altri comuni si muovono e collaborano, mentre Schio rimane fermo?”

Lavorare a livello sovracomunale, secondo Cunegato è ormai imprescindibile, perché solo il ragionare su grandi numeri consente  di diminuire i costi per i consumatori. E allo stesso tempo, permette di coinvolgere le aziende del territorio di partecipare ad un progetto che potrebbe in questo modo rivitalizzare l’economia locale, offrendo servizi di qualità a prezzi concorrenziali.

“Mi dispiace vedere che Schio brilla per la sua assenza – ha continuato Carlo Cunegato – Ritengo che la scelta di non farsi coinvolgere determini un esito negativo per la nostra economia, in quanto i cittadini di Schio si rivolgeranno ad altre strutture, penalizzando le aziende del territorio. Mi chiedo – ha concluso – se il sindaco abbia mai contattato le aziende del nostro comune per operare in tal senso”.

Anna Bianchini

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