Le critiche del Pd? Mi sarei aspettato qualcosa di più serio e che studiassero meglio le carte”.

Valter Orsi, Sindaco di Schio, prima o poi qualche critica dall’opposizione se l’aspettava e ora che è arrivata, la sua replica non si è fatta attendere.

Accusato dal Centro Sinistra cittadino di fare populismo e di essere demagogico , il primo cittadino ha commentato: “Mi meraviglia che proprio coloro che hanno amministrato la città per decenni arrivino a dire questo. Come avevo promesso in campagna elettorale, la nostra sarebbe stata una gestione trasparente e supportata da costante comunicazione via stampa. Questo non per fare demagogia, ma per far sapere ai cittadini come vengono impiegati i loro soldi”. 

Tre erano fondamentalmente i punti chiave della critica del Centro Sinistra al nuovo Sindaco: i 50 mila euro da tramutare in voucher lavoro per i cittadini che versano in difficoltà, l’uscita dalla Rete delle Politiche Giovanili e l’essersi ‘appropriati’ del progetto Campus nonostante questo non fosse stato nemmeno inserito nel piano delle opere.

Ma Orsi non ci sta, ed entra nel dettaglio punto per punto. E in primo luogo, ha risposto alla questione dei 50 mila euro di voucher lavoro. “Voglio ricordare che l’anno scorso abbiamo aderito anche noi al Patto Sociale – ha spiegato – di cui abbiamo seguito entrambi i rami, la partecipazione al reddito e l’inserimento al lavoro. I 50 mila euro del 2015 arrivano da un bando comunale, sono una cosa in più e sono soldi che arrivano dalla riduzione del costo del personale ottenuta grazie alla ripartizione delle deleghe. Li abbiamo risparmiati e rimessi in circolo.”

Poi c’era il Campus, un altro progetto per il quale Orsi è stato ampiamente criticato dall’opposizione. Il Pd l’ha accusato di averlo ‘fatto suo’ senza averlo nemmeno inserito nel Piano delle Opere. Ma Orsi non ci sta e ha spiegato: “Il progetto è nato nel 2003 e non l’ho mai passato per un mio progetto. Era un bel progetto e meritava di essere portato avanti. Dal 2003 era fermo per motivi burocratici. Io e l’assessore Sergio Rossi siamo andati in Cariverona a capire quali fossero i problemi che fermavano ‘intervento della Provincia. Ci hanno detto che il progetto doveva ripartire per intero e non sezionato e quindi ci siamo ‘dati una mossa’. Ci siamo sganciati dal fornitore che doveva realizzare il campo da rugby e abbiamo innescato una collaborazione vincente con la Provincia, che ha riconosciuto il progetto come utile non solo per Schio ma per altri 20 comuni di riferimento. L’area vale 10 milioni: Cariverona probabilmente metterà i 5 milioni per il Centro Servizi (n totale ne servono 7) e 3 milioni per il centro sportivo arrivano dalla Provincia.”

E infine, c’è la critica per l’uscita dalla Rete delle Politiche Giovanili dell’Alto Vicentino, gestita dal Comune di Santorso, che fa risparmiare a Schio 4mila euro l’anno. Poca cosa rispetto a un bilancio come quello del Comune di Schio, secondo il Centro Sinistra, ma evidentemente la nuova amministrazione non la pensa così. Orsi ha sottolineato: “Schio aveva iniziato una serie di rapporti per capire come poter migliorare le progettualità. Abbiamo chiesto di vedere come erano stati gestiti i 40mila euro che il nostro comune aveva messo negli ultimi 10 anni e a fronte di un documento poco chiaro e poco trasparente abbiamo deciso di fermarci un attimo. Abbiamo fatto una controproposta, ma non è stata accettata. Allora, insieme ai comuni di Monte di Malo, Piovene Rocchette e Torrebelvicino, siamo usciti dalla rete. Vogliamo capire meglio la gestione e avere un’idea chiara di come ci si muove. Su questo sono in pieno accordo con il mio assessore, Barbara Corzato”.

In riferimento alle critiche alla Rete delle Politiche Giovanili del Comune nel periodo della precedente amministrazione, l’ex assessore Stefano Pento, dalla sua pagina Facebook (di cui riportiamo riassunti i punti chiave), ci ha tenuto a precisare: “Mi è stato chiesto se durante il mio ‘governo’ le Politiche Giovanili avessero sprecato soldi. No e ci tengo a fare delle puntualizzazioni. Innanzitutto ritengo che già col mio Sindaco discutevo sul fatto che è una vergogna che un comune come Schio con svariati milioni di euro di bilancio abbia dedicato alle politiche giovanili meno di 100 mila euro. Abbiamo trattato tanti temi e ottenuto parecchi risultati tangibili: lo spazio Informagiovani con adeguamento dei locali a costo bassissimo, contributi alle associazioni, spettacoli e animazioni in città, sport, festival, promozioni e tanto altro. Dal 2014 sono sparite le attività in aree campagnole e nei quartieri, forse perchè non portano soldi? Da parte mia tranquillizzo, i soldi che avevamo li abbiamo spesi bene”.

Valter Orsi dal canto suo ha ascoltato e ha letto ed è consapevole che essere al ‘governo’ comporta e comporterà sempre maggiori critiche e accuse. Ma al momento sembra non scomporsi più di tanto: “Se queste sono le critiche – ha concluso – non so se mi fanno più pena o più tenerezza. Soprattutto perchè arrivano da chi ha amministrato per decenni”.

Anna Bianchini

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