“I veneti non possono più accettare l’accoglienza forzata di nuovi immigrati”. Con queste parole Filippo Busin, onorevole della Lega Nord, si è rivolto al Ministro Angelino Alfano nel corso dei ‘question time’ del mercoledì a Montecitorio.

“Diciamo ‘no’ all’invio unilaterale di altri 700 clandestini in assenza di adeguate strutture, risorse e presidi di polizia – ha commentato Busin – Il sistema è saturo e le forzature del governo rischiano di provocare tensioni sociali ed enormi rischi sotto il profilo della sicurezza”.

Nel corso del suo intervento, Filippo Busin ha anche ricordato le parole di Luca Zaia, governatore della Regione, che pochi giorni fa aveva detto: “Siamo Indisponibili all’accoglienza di nuovi immigrati, aiutiamoli a casa loro, creando le condizioni affinchè il popolo africano non scappi dall’Africa”.

Busin ha anche voluto porre in risalto il fatto che anche tra molti amministratori del Pd, notoriamente più inclini politicamente all’accoglienza, sta cominciando a manifestarsi esasperazione sul tema. La settimana scorsa infatti Francesco Vezzaro, Sindaco di Vigodarzere, davanti alla ‘minaccia’ di dover dare ospitalità ad un centinaio di immigrati, aveva rassegnato le dimissioni da primo cittadino (dimissioni ritirate dopo verifiche con il  Prefetto).

“Il Veneto è un modello di integrazione – ha spiegato Busin – ma oggi siamo preoccupati. Non vogliamo che il governo, con le sue politiche irrazionali di accoglienza indiscriminata, comprometta quanto costruito fino a oggi. Tra gli stranieri accolti si possono celare potenziali assassini e terroristi – ha concluso – come è stato dimostrato la settimana scorsa dalla barbara uccisione di dodici migranti, accoltellati brutalmente e gettati in mare solo perhè di religione cristiana”.

A.B.

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