Il thienese Filippo Busin della Lega Nord è stato eletto come il secondo parlamentare più produttivo del Veneto del 2016.

 

A stilare la classifica dei 51 politici veneti, riportata al completo sul sito di Veneto economia, è la società Openpolis, che ha promosso una ricerca basata su parametri quali le presenze in aula, la presentazione di disegni di legge e di emendamenti e la loro approvazione, gli interventi in aula. Il tutto secondo criteri di efficacia che tengono conto dei risultati, cioè di ogni passaggio di iter, del consenso ottenuto dagli altri parlamentari firmatari di un provvedimento e della partecipazione del parlamentare ai lavori.

 

‘La produttività non deve essere presa – ha commentato Busin dopo aver appreso la notizia del suo ‘argento’ – come una classifica assoluta che misura precisamente l’operato di un deputato, però c’è da dire che un piccolo gruppo come la Lega deve essere molto attivo per poter far sentire la sua voce in Parlamento. Non a caso il mio partito risulta il gruppo più produttivo, altrimenti il rischio è di scomparire e risultare totalmente ininfluenti’.

 

parlamento

Lavorare in Parlamento è come operare in una micro società, racconta Busin, che rispecchia l’Italia nei suoi pregi e nei suoi difetti. ‘Il Parlamento è uno spaccato perfetto – ha spiegato il deputato della Lega – della società. C’è di tutto: l’appassionato a temi specifici che si anima solo su determinati provvedimenti, lo stacanovista che studia e si prepara su qualsiasi argomento, il lobbista, in Parlamento solo per curare le sue relazioni e i suoi affari, l’uomo di partito, attento solo a quello che interessa la ‘ditta’, fino al turista, quello che va a Roma solo a galleggiare e portare a casa un considerevole stipendio senza muovere un dito che non sia quello che usa per votare quello che gli ordina il capogruppo.

 

busin filippo‘Durante la mia attività – ha continuato a raccontare Busin – ho avuto modo di conoscere professori universitari preparatissimi che ti chiedi perché non li abbiano scelti come ministri, quelli che non sanno neanche leggere e capire quello che gli scrivono i funzionari, l’avvocato o l’imprenditore che ogni giorno si chiedono perché sono lì invece che nel loro studio o in azienda, i pesci fuor d’acqua, il politico di professione, perfettamente a suo agio nell’ambiente, chi è arrivato senza reddito perché disoccupato, e quindi ha fatto un notevole progresso economico e infine chi ci ha rimesso perché nella precedente professione guadagnava 10 volte tanto… Quanto le persone si sfogano contro i politici è come se quel disprezzo lo rivolgessero a loro stessi in qualche modo, perché il Parlamento è lo specchio dell’Italia, nel bene e nel male’.

 

Secondo lo studio, infine, a guadagnarsi la prima posizione è stato il veronese Matteo Bragantini di Fare!.

 

Marta Boriero

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