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ViAcqua. E’ guerra tra Thiene e Schio per le ‘poltrone’ del Cda

Tra competenze, nomi importanti, appartenenza politica e territoriale prevale l’inciucio. Tanto per cambiare. E’ quanto emerge dalla ‘trattativa-ViAcqua’, che , mercoledì, avrà il suo capitolo iniziale con la nomina dei componenti del consiglio d’amministrazione, che prevede due rappresentanti per l’ex Avs e tre per Acque Vicentine.

Come si ricorderà, le due partecipate si sono fuse un paio di mesi fa, per dare vita al nuovo ‘colosso’, che dovrà gestire l’acqua di tutta Vicenza e provincia. Se per il matrimonio tutto era filato liscio con sindaci di destra, sinistra, centro e ‘angoletti vari’, che d’amore e d’accordo Luigi_Schiavoavevano detto si in maggioranza, i colpi di scena si sono presentati per la nomina dei componenti del Cda con un nome che in molti non si aspettavano, ma che adesso appare certo. Quello di Luigi Schiavo, noto imprenditore scledense, sponsorizzato a tamburo battente dal sindaco Valter Orsi, che da Schio ha deciso di dettare leggi, boicottando il favorito Giovanni Cattelan.

‘Schiavo non si tocca’, avrebbe ordinato il Re Sole di Schio, senza se e senza ma, trovando appoggio numerico in moltissimi colleghi, con cui starebbe facendo cordata per fare la voce più grossa del timido Giovanni Battista Casarotto, che da Thiene, cerca di fare valere le promesse iniziali, sostenendo che Cattelan ha fatto un ottimo lavoro con Avs, ha condotto l’operazione delicatissima con Vicenza per riunire le due partecipate e che, a suo dire, sarebbe il più idoneo a ricoprire un ruolo, che si sarebbe guadagnato nel tempo. A pensarla così, tutti i sindaci del centro fusione_guzzo_cattelansinistra dell’hinterland thienese, che però, hanno poca voce in capitolo in situazioni come queste, dove a sentenziare sono sempre i comuni grossi.

Valdagno sarebbe riuscito ad imporre il proprio ‘potere’, attraverso un nome che mercoledì, quando si voterà, non avrà grosse difficoltà a passare. Chi rimarrà a bocca asciutta è quasi certo che sarà Giovanni Cattelan, che dopo aver faticato non poco, certo non si sarebbe aspettato di essere scaricato in questo modo. Ma pare che Casarotto abbia le mani legate e tra chi lo accusa di debolezza e di non aver fatto valere Thiene nella spartizione delle poltrone, ha prevalso l’astuzia del primo cittadino scledense, che è ormai risaputo che può contare sull’appoggio di chi conta a Vicenza. Mercoledì,la nomina di Luigi Schiavo, capacissimo imprenditore, che non dovrebbe avere problemi con i numeri, ma soprattutto con la forza di un Orsi pronto a tutto pur di fare valere il proprio ruolo, che in questi giorni, è attaccato al telefono per fare capire chi comanda nell’Alto Vicentino.
orsi-casarottoQuello che emerge dalla vicenda Viacqua e Cda è la logica della spartizione dei poteri, quel ‘poltronificio’, che va ben oltre la democrazia, l’appartenenza politica a questo o quel partito, ma che si fonda su alleanze che sembrano una beffa per gli ignari cittadini che vanno a votare secondo una ideologia politica, che una volta eletti, i nostri amministratori sembrano dimenticare, ‘inciuciando’ in nome della ‘carega’.
Natalia Bandiera
Anna Bianchini

 

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