Hanno ricevuto il ringraziamento perfino di una cagnolina di pastore maremmano, che aveva appena partorito e da 8 giorni non mangiava. Un mucca sembrava averli aspettati e ha dato alla luce il suo cucciolo appena ha visto depositare enormi balle di fieno in una mangiatoia che era vuota da oltre una settimana e una pecora incinta sepolta sotto la neve ha attirato la loro attenzione con il suo belato e ha tenuto duro finchè non l’hanno tirata fuori. Emozioni forti per i ragazzi di Missionland, di quelle che se non stai attento, ti scoppia il cuore dalla gioia.

Dopo la consegna di roulotte e tonnellate di prodotti, Roberto Maculan e la sua Missionlad sono tornati tra la neve dell’Abruzzo, questa volta per aiutare gli animali.

Sono partiti venerdì, carichi di tonnellate di cibo per animali, per cercare di salvare più bestie possibili, dalle mucche alle capre, dai cani alle pecore e tutti quelli che capitano lungo la strada.

“18 fuoristrada sono partiti questa mattina per le varie contrade, dopo che il comune di Arquata del Tronto ci ha dato il permesso – ha spiegato Roberto Maculan, fondatore di Missionland, associazione che si occupa di aiuti a persone e paesi in difficoltà e che solo un paio di settimane fa era venuta in Abruzzo a portare vari tipi di aiuti – Ieri abbiamo passato la giornata a preparare le spedizioni e IMG-20170122-WA0046chiamato tutti gli allevatori. Un lavoro impegnativo, ma siamo entusiasti perché ci rendiamo conto di quanto serva tutto”.

Per tutta la notte, turbine e spazzaneve hanno lavorato incessantemente per aprire le strade che portano alle stalle e da questa mattina, Missionland di Carrè ha restituito la speranza ad allevatori e animali. Perché le ‘bestie’, oltre ad essere compagne e amiche, sono anche il primo mezzo di sostentamento per tanti allevatori, che oltre a piangere per la vita di animali che hanno visto nascere e crescere, hanno rischiato (e in  molti casi è successo) di perdere tutto.

“Eravamo divisi in 2 squadre per andare in 3 direzioni diverse – ha spiegato Maculan – L’emozione che abbiamo provato è stata incredibile”.

Con le lacrime agli occhi, Maculan ha lavorato tutto il giorno e ha ancora gli occhi lucidi quando racconta di capre che non ce l’hanno fatta e sono rimaste intrappolate all’esterno sotto la neve. “Vedevamo le corna che uscivano dalla neve – ha spiegato – perché le povere bestie non sono riuscite ad uscire da quelle trappole mortali. Però ci siamo trovati difronte anche a scene meravigliose. Una femmina di pastore maremmano, che aveva appena partorito, ha mangiato e dato subito il latte ai suoi cuccioli e ora sono tutti sani e salvi. E’ venuta da noi e dal personale della protezione animali (che era con noi) e con la zampa sembrava voler dire ‘grazie’. Un’emozione che non riesco nemmeno a descrivere. Abbiamo  aiutato tanti animali, addirittura estratto una pecora incinta dalla neve, era ancora viva e l’abbiamo salvata insieme al suo futuro agnellino. Inoltre –ha concluso Roberto Maculan –  abbiamo assistito al parto di una mucca, che ha dato alla luce un vitellino non appena si è resa conto che avrebbe avuto cibo da mangiare a latte nelle mammelle”.

Anna Bianchini

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