Il primo intervento del cane poliziotto Rocky è andato e segno e un 22enne di origine marocchina e residente a Schio è stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti.

E’ considerato il fornitore ufficiale degli studenti scledensi che fanno uso di erba o hashish. Bastava un messaggino per poter contare della presenza del pusher davanti alla scuola desiderata e via al festino a base di cannabis.

Sotto sequestro una ‘mattonella’ da 100 grammi di hashish rinvenuta del cassettino della macchina. In manette è finito M.C., dalla fedina penale immacolata. Proprio per l’incensuratezza dell’indagato, il giudice, subito dopo l’arresto ha ritenuto opportuno rimetterlo immediatamente in libertà. Il nordafricano verrà processato per direttissima il prossimo 19 giugno.

I fatti

Secondo gli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino, agli ordini dei comandanti Giovanni Scarpellini e Loris Revrenna, il marocchino, nonostante la sua giovane età, sarebbe diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli adolescenti scledensi. Vuoi farti una Rocky2canna? A qualsiasi ora, di giorno e di notte, bastava rivolgersi a M.C.

Lo tenevano d’occhio dai primi di maggio, dopo innumerevoli segnalazioni che non lasciavano dubbi sul fatto che in una nota scuola superiore circolasse ‘cioccolato’. Sono partite le indagini, che hanno avuto l’epilogo proprio l’ultimo giorno di scuola, con M.C. che è stato pedinato fino al parco di via Botta.

Il ruolo del cane Rocky

E’ stato il cane poliziotto Rocky a lanciarsi verso il sospettato, ringhiando e digrignando i denti e dirigendosi deciso verso il portaoggetti dell’auto dove era custodito il carico di droga. Il fare determinato di Rocky ha addirittura cambiato le modalità di comportamento del sospettato che da borioso si è mostrato docile e preoccupato. Gli stessi investigatori sono rimasti sorpresi dall’abilità di un cane appena formato, ma che alla sua prima esperienza di lavoro, ha evidenziato doti spiccate.

Non può essere solo un pusher

Gli agenti della Polizia Locale non hanno affatto ultimato l’indagine, perchè il consistente quantitativo di droga lascia supporre che M.C. non fosse solo uno spacciatore da strada, ma un vero e proprio corriere della droga, incaricato di andare a prendere lo Poliziastupefacente fuori Schio. Il suo essere incensurato, spiegano gli investigatori, e quel panetto non ancora suddiviso in singole dosi, celerebbe una organizzazione di cui il marocchino potrebbe far parte. E’ tipico dei narcotrafficanti utilizzare gli incensurati per i trasporti della droga in quanto i loro volti non noti alle forze dell’ordine sono un modo più sicuro per eludere i controlli delle forze dell’ordine.

 

A.B.

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