“Non salire in macchina con gli sconosciuti”.
Quante volte abbiamo sentito dalle nostre mamme questo comando perentorio. L’autostop era una prerogativa degli incoscenti, degli squattrinati e degli avventurieri. Incontrare il mostro, è stata, per anni, la paura della maggiorparte di noi. Ma quello che rigorosamente era vietato dai nostri genitori, è diventato il fenomeno della «sharing economy » Oggi, salire in macchina con gli sconosciuti non solo è di moda, ma il famoso Bla Bla Car, risponde perfettamente all’ economia della condivisione, sfidando la crisi finanziaria.

E così, se devi andare da Palermo a Salerno, da Torino a Milano o da Vicenza a Roma,o in in altre destinazioni europee, basta un click sul sito Bla Bla Car: trovi il passaggio, contatti il conducente e viaggi insieme, che tradotto significa che risparmi e fai nuove amicizie.
Le tariffe vengono stabilite prima e, come pubblica lo stesso sito, ” I prezzi consigliati da BlaBlaCar.it sono calcolati per trovare il giusto equilibrio tra le esigenze del conducente e del passeggero: tutti risparmiano e nessuno viene penalizzato”
La tariffa media calcolata da BlaBlaCar è di circa 5 euro ogni 100 km e, per evitare speculazioni, oltre una certa soglia, i prezzi non possono essere modificati.
Sicurezza e affidabilità sono il punto di forza del Bla Bla Car, il team, infatti, verifica sistematicamente l’identità degli iscritti, la veridicità del numero di cellulare registrato dagli utenti e, infine, garantisce un servizio di assistenza, attivo tutti i giorni, per qualsiasi necessità. Bla Bla Car, sbarcato in Italia solo nel 2011, è diventato una start up d’eccellenza, con una community di milioni di viaggiatori, che conta decine di migliaia di destinazioni in tutta Europa. E se un tempo, ormai remoto, la statistica di chi viaggiava con gli sconosciuti non solo era bassa, ma prevedeva un’utenza giovanissima, la fascia consistente di utenti oggi è tra i 20 e i 34 anni, con un incremento, nell’ultimo anno, di over 40 e 50. Insomma, un gran successo quello del francese, Frédéric Mazzella che, nel 2006 convinse Nicolas Brusson a investire 10mila euro ciascuno per acquistare e migliorare un sito che metteva in contatto proprietari di auto e passeggeri per condividere viaggi in auto. Un trionfo, quello del BlaBlaCar, dettato dall’idea semplice, ma, soprattutto, dal basso costo e dall’arricchimento di esperienze. Ma non sono tutte rose e fiori, perchè se da un lato questo modo alternativo di viaggiare piace, dall’altro c’è chi è ancora scettico, forse anche per antichi retaggi culturali. Scettici o no, BlablaCar resta una community leader per il viaggio condiviso in Italia e in Europa, tanto che quest’estate è stato chiuso un fund raising pari a 100 milioni di dollari con un obiettivo: far diventare la società ancora più globale.

Roberta Puglisi

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