A San Basilio quartiere in rivolta contro l’assegnazione di un alloggio popolare a una famiglia marocchina. Per impedire l’accesso al palazzo dell’Ater di via Filottramo 15, i residenti hanno alzato vere e proprie barricate, non risparmiando insulti razzisti alla famiglia, con tre figli piccoli. In particolare, i cinque, padre operaio in un’azienda che monta ponteggi, madre disoccupata e tre bambini rispettivamente di 7, 4 e 1 anno, accompagnati da personale dell’Ater, si sono improvvisamente visti accerchiati da un gruppo di abitanti del complesso di palazzine popolari.

Gli uomini del Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale della polizia di Roma Capitale, guidati dal vicecomandante del Corpo Antonio Di Maggio, si sono a quel punto frapposti tra la famiglia e i residenti, che intanto li minacciavano e insultavano gridandogli contro ”tornate a casa con i vostri gommoni”, ”non vogliamo i negri” , ”qui ci dovete mettere solo italiani”. Dopo lunghi momenti di tensione, la famiglia marocchina, impaurita e in lacrime, ha deciso di rinunciare all’appartamento e si è allontanata con la propria auto. Nel frattempo sono state chiamate le forze dell’ordine, che hanno denunciato 5 persone per violazione della legge Mancino. Sono in corso anche altre identificazioni.

A quanto si apprende, la casa assegnata alla famiglia marocchina era occupata abusivamente da due persone, padre e figlio, che nel frattempo avevano però già iniziato a portare via le proprie cose. Proprio questa circostanza porta però gli investigatori a non escludere che dietro la reazione popolare possa nascondersi il racket delle occupazioni.

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