I «pessimisti» sul futuro dell’economia italiana tornano ad aumentare dunque e sono ormai il 45% del totale e questo pesa sulla voglia di viaggiare. Emerge anche una forte differenziazione regionale: l’indice raggiunge dei valori elevati, sopra 61 punti su 100, al Nord-Ovest, mentre al Sud e nelle Isole il valore è molto negativo, 51 su 100. Più propensi a viaggiare come al solito restano i giovani, mentre la popolazione più matura fa registrare un indice pari a 47 su 100, pienamente insufficiente. Le vacanze invernali saranno in famiglia per quasi un terzo degli intervistati, mentre i gruppi saranno formati in media da cinque persone.

 

Non a caso i «pessimisti» sul futuro dell’economia italiana tornano ad aumentare e sono ormai il 45 per cento del totale. Le città d’arte rimangono in cima ai desideri degli italiani nel trimestre gennaio-marzo e quasi un italiano su due, di quelli che faranno una vacanza in questo periodo, andrà a visitare le bellezze delle città. La montagna rimane stabile al 35% e non cresce nelle preferenze degli italiani. Le destinazioni preferite in Italia sono le mete montano-sciistiche del Trentino e Alto Adige, della Lombardia e del Piemonte, oltre alle città d’arte della Toscana e del Lazio. Stati Uniti, Nord Africa e Turchia sono le mete più segnalate a livello extra-europeo.

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