L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo i test ed i propri rilievi, ha approvato la commercializzazione di un nuovo farmaco che secondo le ultime ricerche, sarebbe in grado di rallentare sensibilmente l’evolversi della Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Il farmaco, a base di edaravone, ha assunto il nome commerciale di Radicut, e ha dato risultati positivi nel rallentamento della degenerazione motoria causata dalla SLA.

La ricerca sull’edaravone è statunitense e Giapponese, ma grazie all’interesse di Aisla, l’Italia è adesso il primo Paese europeo ad immettere in commercio, dopo vent’anni, un nuovo farmaco contro questa grave patologia.

sla-non-aspetta“Siamo felici – ha commentato Massimo Mauro, presidente di Aisla – che Aifa abbia accolto la nostra richiesta. Aisla si attiverà sempre per mettere a disposizione dei malati italiani i farmaci e le sperimentazioni cliniche più avanzate che rappresentano una speranza per tante famiglie, oltre che un loro diritto”.

Fino a questo momento, l’unico farmaco approvato per la SLA in Italia, è datato al 1995 e i suoi risultati negli ultimi 22 anni non sono stati incoraggianti. Del resto anche il Radicut, inizialmente messo a punto in Giappone per il trattamento degli ictus, non ha dato subito buoni risultati.

Tuttavia, un recente studio condotto in America su 137 pazienti affetti da SLA e pubblicato su Lancet Neurology a maggio di quest’anno, ha evidenziato che la fascia di pazienti analizzati aveva dato una risposta interessante al farmaco.

Il Radicut, in particolare, si è mostrato più efficace in pazienti nei quali erano riscontrabili alcune circostanze, come ad esempio: la comparsa della malattia da non oltre due anni, una disabilità moderata e, infine, una buona funzionalità respiratoria. In Italia, su una popolazione di circa 6.000 persone affette da Sla, si stima che i pazienti inizialmente idonei siano circa 1.600, ma ovviamente, qualora la nuova terapia dovesse dimostrarsi vincente i soggetti che in futuro potranno beneficiarne saranno molti di più.

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