In una 79° edizione della Schio-Ossario del Pasubio baciata dal sole e soprattutto dal grande caldo probabilmente il piccolo colombiano Ivan Ramiro Sosa Cuervo (Gs Maltinti Lampadari) ha sentito aria di casa. Grande vittoria per lo scalatore in forza alla squadra toscana che ha staccato tutti gli avversari sulla salita che porta al Colle Bellavista tagliando il traguardo in solitaria a braccia alzate.

Tante le novità rispetto all’anno scorso. A partire dai bravi organizzatori dell’Asd Ciclismo Val Leogra con in testa il Presidente Roberto Bagattin, che hanno offerto a tutti i partecipanti un’organizzazione impeccabile della corsa diretta da Sergio Bernardi. Ottime anche le novità del percorso, doppio anello urbano ed extraurbano che ha infiammato l’intera città di Schio.
A differenza dell’anno scorso questa volta nella piana scledense nessuna fuga ha preso piede tra il centinaio di atleti partiti, con il Team Colpak a mantenere compatto il gruppo per favorire i suoi scalatori nella seconda parte. Fatto puntualmente avvenuto poco dopo essere transitati da Valli del Pasubio dove si sono avvantaggiati in tre: Sosa (Maltinti), Zaccanti e Orsini (Colpack).
Il trio ha veleggiato ad alta velocità sulle rampe che portano al Passo Pian delle Fugazze, salita che mette a dura prova la resistenza di tutti. E’ stato però il colombiano Sosa che pian piano ha vinto la resistenza dei due compagni di fuga, finchè non ha conquistato un notevole margine. Ai meno due km all’arrivo ha ceduto definitivamente la resistenza di Zaccante ed Ivan Sosa ha potuto arrivare senza pensieri a tagliare il traguardo in perfetta solitudine per la sua prima vittoria stagionale. Il bravo Zaccanti giunge secondo a 27” e terzo il compagno di squadra in maglia Colpack Umberto Orsini ad un minuto.
Grande gioia per il giovane scalatore colombiano che ha conquistato la prima vittoria della stagione, dimostrando di avere notevole stoffa quando le strada iniziano a salire. Totale di 124 km percorsi in 3h13’38” alla media di 38,4 km/h.
Tanti gli ospiti di giornata che hanno dato lustro ad una manifestazione che sta ritornando in auge dopo anni bui, a partire dagli ex vincitori Gianpaolo Fregonese e Roberto Bonsangue, passando anche per l’ex professionista Enrico Franzoi. “Bravi agli organizzatori – ha detto alla premiazione l’Assessore allo Sport di Schio Aldo Munarini – che hanno riportato in vita una gara con una tradizione importante, motivo di vanto per il nostro territorio”.

 

Federico Pozzer

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