Una giornata full immersion per gli arbitri dell’AIA di Schio. Il raduno di precampionato che si è svolto all’auditorium Fonato di Thiene ha visto Daniele Orsato e Michele Dalla Vecchia illustrare ai loro tesserati le corpose modiche apportate al loro regolamento.

Il via ufficiale al raduno con i saluti  di Aldo Munarini, assessore allo sport di Schio: “La sezione arbitri di Frezza rappresenta per noi un’eccellenza importante e ho voluto riconoscerla anche per la parte di crescita c he riesce a dare ai suoi giovani arbitri – continua Munarini -Il mio saluto va al nuovo presidente Dalla Vecchia che dopo otto anni ha preso il posto di Giampietro Maino a cui sono grato per l’ottimo rapporto di stima  e collaborazione sorto col Comune di Schio. Un augurio a questi nostri arbirtri in questa giornata di aggiornamento sulle nuove norme norme regolamentari tenuta da Daniele Orsato rappresentante di spicco spicco della sezione  che con i suoi 35 anni di attività, 170 iscritti in rappresentanza di 35 comuni dell’alto vicentino risulta un’eccellenza del territorio”

All’arbitro di caratura internazionale Daniele Orsato il compito di spiegare le modifiche apportate a 16 dei 17 articoli del regolamento, che rivoluzionano non poco il gioco del calcio. Tempo di salire sul palco, prendere il microfono in mano e fin da subito con lo stile. Salito sul palco e col microfono in mano ha fin da subito caratterizzato l’intervento con lo stile rigoroso e intransigente che lo hanno reso riconoscibile nei terreni di gioco più famosi. Oltre alla disamina puntigliosa del nuovo regolamento, Orsato ha puntato a far capire ai suoi giovani colleghi quale è e deve essere la figura dell’arbitro “E’ un uomo solo, fuori e dentro il campo -continua Orsato – Prima, durante e anche dopo una partita non deve sottostare a condizionamenti e contatti di nessuna sorta legati alla sua professione, è chiamato per saper leggere una partita in modo autorevole e dando sempre del ‘Lei’”.daniele orsato (1)

Formalità e comportamenti sul modo di essere arbitro ripresi nella seconda parte della giornata del raduno, da Michele Dalla Vecchia presidente dell’Aia Schio “Il regolamento parla chiaro, chi non lo rispetta rischia la carriera – continua Dalla Vecchia – L’arbitro è sì un uomo solo in campo, inteso come autonomo che prende le decisioni senza condizionamenti”.
Niente condizionamenti e niente interazioni sui social network, cosa che i tesserati scledensi sanno bene, ma nonostante tutto la dirigenza li invita in tal senso a non calpestare il regolamento, per non inficiare sulla credibilità della loro professione. Su questo rigore, che non va inteso per regime, punta molto la sezione Aia di Schio, per preparare al meglio i loro associati.
Agli arbitri della sezione di Schio non resta che mettere in campo tutto quello che oggi hanno appreso, fissandosi bene a mente due chiarissime dritte di Dalla Vecchia “L’arbitro in campo parla col fischietto a quindici metri a destra del pallone”. Insomma occhi puntati sulla palla, nessuna chiacchiera con dirigenti, giocatori che non sia attinente al regolamento.

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Intervista video

Paola Viero Lorenzo Bressan
(foto di Riccardo Zannini –  montaggio video a cura di Jacopo Baldin)

 

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