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Arsiero prende una fetta dei fondi di confine e fa infuriare il Trentino

Quando si tratta di fondi, anche un laghetto può diventare un mare tempestoso. Arsiero, con lo scambio di confini con Laghi, fa infuriare il presidente della Regione Trentino-Alto Adige, Arno Kompatscher, che si lamenta dell’ospite in più al tavolo dei fondi di confine, pari a 80 milioni di euro finanziati in parti uguali da Trento e Bolzano. Diventato ufficialmente ‘comune di confine di prima fascia’, Arsiero porta a casa 500 mila euro di contributi all’anno: soldi che, secondo Kompatscher, sarebbero dovuti restare a Belluno e Sondrio.

Nel gennaio 2024, il consiglio regionale del Veneto approva lo scambio di confini tra Laghi e Arsiero. Il primo ottiene i laghetti ai quali deve il nome, mentre Arsiero si prende un pezzo di confine col Trentino, ottenendo così l’accesso ai fondi di confine. Una mossa che al trentino Kompatscher non è andata giù: “ora i municipi beneficiari passano da 48 a 49, con un conseguente aumento delle risorse a 24,5 milioni di euro annui. L’adeguamento comporta una riduzione delle disponibilità per i progetti strategici e questo penalizza le Province di Belluno e Sondrio”. Così ha scritto in una lettera durante un incontro del Comitato del Fondo a Trento. Kompatscher non ha usato mezzi termini: “ogni riduzione dei fondi a Belluno e Sondrio sarebbe ingiustificata e penalizzante”. Il trentino ha espressamente dichiarato che ogni riduzione dei fondi destinati a Belluno e Sondrio sarebbe ingiustificata e penalizzante per le aree già fragili del Trentino-Alto Adige, che dipendono in modo significativo da questi contributi.

La risposta di Arsiero, attraverso le parole della sindaca Cristina Meneghini a Il Giornale di Vicenza sono un invito alla calma: “sono dispiaciuta da questa posizione, ma per noi quei 500 mila euro sono una risorsa importante”,  ribadendo inoltre che lo scambio di confini è ormai legge, e quindi non si può tornare indietro.

di Redazione AltovicentinOnline

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