Continua la sproporzione tra i potenziali acquirenti, interessati a ristrutturare e rendere abitabili vecchie case inagibili situate nelle contrade delle valli vicentine e i proprietari disposti a cedere le proprie case inagibili al prezzo simbolico di 1 euro. Il Progetto Green Communities all’interno del quale l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti ha avviato questa azione, continua a suscitare interesse, ma le offerte non sono decollate come previsto.
Si va verso la seconda fase del progetto “Green Communities Piccole Dolomiti case a 1 euro” con cui l’Unione ha lanciato l’appello per raccogliere la disponibilità di immobili disabitati, in qualsiasi stato di conservazione, anche ruderi, i cui proprietari siano disponibili alla cessione al prezzo simbolico di 1 euro. Nonostante gli edifici resi disponibili dai rispettivi proprietari non siano molti, (una ventina, di cui la maggior parte nella valle dell’Agno) l’Unione Montana intende rendere a breve disponibili le schede relative agli immobili fin qui pervenuti.
I tecnici sono infatti al lavoro per dare a ogni immobile una “fotografia” che ne registri la posizione, lo stato di salute, le destinazioni possibili. Quanti hanno manifestato l’interesse per l’acquisto e hanno fin qui pazientato, avranno quindi presto la possibilità di visionare le caratteristiche degli edifici e fare le proprie valutazioni.
“Lasciamo aperta ancora per un po’ la possibilità di farsi avanti per offrire nuovi immobili – dichiara Mosè Squarzon presidente dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti e tuttavia proseguiamo con quanto fin qui acquisito per dare corso in ogni caso al progetto. Queste iniziative hanno sicuramente bisogno di un rodaggio prima di guadagnare la fiducia dei cittadini ma sia pure con piccoli passi abbiamo intenzione di andare nella direzione intrapresa”.
Il bacino territoriale interessato all’iniziativa è quello dei 10 comuni dell’Unione Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno, Valli del Pasubio e ricalca progetti analoghi già avviati con successo in altre parti d’Italia per contrastare lo spopolamento delle aree montane.
Si stima che siano centinaia gli immobili in stato di abbandono che potrebbero rientrare nel progetto.
Di questo argomento si parlerà, tra gli altri, anche al convegno organizzato da GAL e UNCEM “Altre stagioni. La montagna e le sfide del presente” in programma il 29 novembre 2025 al Centro Congressi di Tonezza del Cimone.