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Piovene Rocchette. Trans d’Havet 2022: si ritorna alla normalità

La lontananza, si sa, aumenta il desiderio e così sarà per molti runners di tutta Italia che hanno atteso impazienti per ben due anni che Trans d’Havet potesse tornare al format tradizionale. Così sarà il prossimo sabato 23 luglio, quando tra Piovene Rocchette, Recoaro Terme e Valdagno, con il Pasubio e le Piccole Dolomiti a fare da grande cornice, si disputerà l’edizione numero undici. Una gara tra il cielo e le rocce della storia, che ha già visto grandissimi campioni darsi leggendaria battaglia e tanti appassionati cercare di superare il proprio limite e chiudere con le proprie gambe uno spettacolare disegno.


Con la solita garanzia di massima cura dei dettagli, firmata Ultrabericus Team, gli atleti potranno scegliere tra la proposta “soft” della Montefalcone Half Marathon con i suoi 24 km e 1.500 mD+; raddoppiando poi la distanza e salendo a 42 km con 2.700 mD+ la gara di mezzo sarà la Marathon, nella sua versione con partenza da Recoaro Terme. Infine, forse la prova più attesa, si rimetterà in pista la lunga Ultra Marathon con i suoi 80 km e 5.500 mD+.


E mentre le iscrizioni marciano a dir poco spedite, attraverso il portale Wedosport, anche i preparativi procedono. Nei prossimi giorni prenderanno il via i tracciamenti, mentre il 19 luglio è prevista la consueta conferenza stampa che presenterà ufficialmente la manifestazione targata 2022.


“Siamo felici di poter tornare alla normalità – è il commento del direttore di gara Enrico Pollini – e contiamo di poter tantissimi atleti sui nostri fantastici sentieri anche in questa edizione. Forse più che in ogni altra annata, in questo 2022 dobbiamo ringraziare il sempre più vasto mondo che si raccoglie intorno alla manifestazione, con i tanti gruppi di volontari pronti ad assistere gli atleti in ogni fase della gara ed anche i tanti privati che attendono con impazienza il passaggio dei nostri tracciatori, aprendo pascoli e cancelli che per il resto dell’anno rimangono chiusi al passaggio di persone. Trans d’Havet si conferma così appuntamento di pubblico e di comunità, un filo che tesse relazioni tra i comuni dell’Alto Vicentino nel nome dello sport e della passione.”


Vediamo quindi come si snoderanno i tre tracciati. Fatica e divertimento sono assicurati fin dalla distanza più corta. La Montefalcone Half Marathon si staccherà dal centro di Recoaro Terme per scaldare per bene le gambe fin dai primi 4 km. In questa prima parte di gara si salirà infatti verso il sentiero dei Grandi Alberi per trovare un seppur lieve ristoro grazie al falsopiano che porta alle pendici della “vertical” con cui ci si arrampicherà fino al gate del Passo delle Rodecche. Nuovo saliscendi per lo più su single track fino a Cima Marana e quindi lungo discesone finale fino al traguardo di Valdagno.

Sempre da Recoaro Terme prenderà il via la prova Marathon. Si sale però in direzione opposta rispetto alla Half Marathon e ci si mette con il naso all’insù alla volta dell’Alpe di Campogrosso. Pendenza piuttosto continua per i primi 8 km che immettono nel pianoro dominato da un lato dalla parete della Sisilla e dall’altro dai massicci contrafforti del Carega. Qui si combatterà la battaglia dura, con la scalata del Boale dei Fondi da cui le pendenze si addolciscono un po’ proseguendo fino alla “cima Coppi” Rifugio Fraccaroli. Giro di boa e prima picchiata per il vallone di Campobrun, quindi un su e giù che progressivamente digrada fino alle ultime asperità di Cima Marana da cui si staglia la discesa su Valdagno.

Sul fronte della prova più ardua, con i suoi 80 km e 5.500 mD+, lo sparo d’inizio sarà allo scoccare della mezzanotte del 22 luglio dal parterre di Piovene Rocchette . Dai 273 m slm della partenza la notte servirà ad infilare le prime scalate immersi tra boschi e pendi scoscesi. I primi 10 km serviranno a liquidare l’ascesa al Monte Summano, nei successivi dieci si scenderà fino al Colletto di Velo per salire poi alla volta del Monte Novegno, di nuovo in discesa per affrontare l’ostacolo del Monte Alba e poi infilare, dopo Passo Xomo, la salita per le Gallerie del Pasubio. Liquidata anche questa prova, che la testa della corsa affronterà alle prime luci dell’alba, si discende a Pian delle Fugazze per salire ancora, subito dopo, all’Alpe di Campogrosso per la Selletta di Nordovest. Giunti a Campogrosso si innesta il tracciato condiviso della prova Marathon e si sale al Rifugio Fraccaroli per Bocchetta Fondi. Da Cima Carega si continua sulla dorsale delle Montagnole Alte con i passaggi per i vari Passo Plische, Passo della Lora, Passo della Zevola, Monte Gramolon, Malga Campo Davanti, Cima Campetto e Cima Marana per poi lanciare la picchiata, a quel punto con le gambe frollate al punto giusto, per l’ambito traguardo di Valdagno.


Trans d’Havet è resa possibile grazie alle centinaia di volontari che ad ogni edizione si danno appuntamento sulle Piccole Dolomiti per assicurare il migliore svolgimento possibile della manifestazione in ogni sua sfaccettatura. Grazie quindi ai patrocinii delle Amministrazioni interessate dal percorso, grazie all’impegno di ANA Vicenza e Valdagno, Croce Rossa Italiana, Soccorso Alpino e Speleologico, delle sezioni CAI vicentine, dei rifugisti (Rifugio Passo Xomo, Rifugio Papa, Rifugio Campogrosso, Rifugio Fraccaroli, Rifugio Scalorbi, Chalet Montefalcone).
Grazie infine al sostegno degli sponsor, a partire dal main partner Hoka One One, Oliviero Toyota, Masters, Why Sport, Joker, Birra Menabrea, Manaly, Elleerre.

Tutte le info disponibili sul sito ufficialoe www.transdhavet.it, gli aggiornamenti sui canali Facebook e Instagram Trans D’Havet.
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