Svetta bellissimo e imponente nella neve fresca scesa in questi giorni, che sembra essere arrivata proprio per lui, per salutarlo e raccomandargli di portare l’Alto Vicentino nel cuore di Roma e a rappresentare il Natale nel mondo.
Lui, è l’albero di Natale scelto per il Papa. Arriva dai boschi flagellati dalla tempesta Vaia ed è un simbolo di rinascita. Sopravvissuto a venti che hanno sfiorato i 200 chilometri orari, si erge tra i boschi dove cento fa si è combattuta la Grande Guerra e osservarlo, pronto per la partenza, è un’emozione unica.
“Raggiungere malga Trugole nel comune di Rotzo, Altopiano di Asiago Sette Comuni, non e’ stato facile – ha commentato Nazareno Leonardi, destination manager della Ogd Pedemontana Veneta e Colli, che si è recato a vedere l’albero con i sindaco di Valdastico e Rotzo Claudio Sartori e Aldo Pellizzari– Dopo la nevicata di venerdì tutto è coperto da 20 centimetri di neve fresca, ma i potenti mezzi dei comuni di Rotzo e Valdastico ci hanno portati al cospetto dell’albero del Papa. Grazie al consorzio usi civici Rotzo, Pedescala San Pietro Valdastico, fra pochi giorni l’albero sarà in piazza San Pietro a Roma”.
E’ stato proprio il consorzio a proporre che l’albero di Natale più importante del mondo arrivasse da qui. Una scelta non solo per la bellezza della pianta, ma per il simbolo di sopravvivenza alla morte che gli ruota intorno.
Scelto dai giardinieri di Sua Santità, è pronto per essere trasportato nella piazza simbolo della cristianità a Roma.
E’ il primo albero veneto della storia che si presenterà al cospetto del Papa e una volta posizionato sarà adornato per il Natale e accoglierà le migliaia di turisti che affollano Roma in occasione delle Feste e delle ‘chiamate’ alla preghiera del Papa.
Una soddisfazione immensa per Valdastico e Rotzo, il cui il Consorzio per gli usi Civici di Rotzo, Pedescala e San Pietro, chevisto esaudire il loro desiderio a 11 anni dalla prima richiesta.
A.B.
Da Valdastico a San Pietro: l’albero di Natale del Papa arriva da qui