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“Campi per coltivare, stop fotovoltaico”: il ‘no’ anche dalla Regione Veneto

La protesta contro il fotovoltaico a terra coinvolge la Regione e gli amministratori locali e dopo le 20mila firme raccolte da alcune mamme anche Nicola Finco, vice presidente del consiglio e sindaci veneti di capoluoghi di provincia acconsentono a lasciare i campi liberi per le coltivazioni.

La petizione ‘MammeZeroConsumoSuolo’ intanto continua. “La raccolta è continuata in questi giorni puntando a 20mila firme regionali grazie all’impegno dei produttori presenti sul territorio – ha spiegato Coldiretti Vicenza – Una presa di posizione sostenuta anche da molti sindaci, che ritengono che l’energia pulita sia la sfida del futuro, ma che i pannelli solari stiano bene sopra i tetti. I terreni è opportuno vengano coltivati e valorizzati. Molte le iniziative dei giovani e delle donne di Coldiretti rivolte alla società, per sensibilizzare le famiglie su quanto sta accadendo in Veneto, ovvero la programmazione di impianti fotovoltaici installati su suolo agricolo. Una deriva che, se innescata, potrebbe interessare centinaia di ettari di campagna e quindi di verde che viene sottratto a tutti”.

La mobilitazione di Coldiretti è stata appoggiata in vari modi dai sindaci alla guida delle amministrazioni di Vicenza, Rovigo, Treviso e da altri esponenti politici ed istituzionali ai vari livelli. “Tanti gli esempi virtuosi che testimoniano il rispetto per l’integrità naturale dell’ambiente – ha continuato Coldiretti Vicenza – Per risolvere il problema basta l’approvazione di un Pdl già depositato in consiglio regionale, che indica le aree idonee come soluzione alternativa ai campi agricoli: cave dismesse, zone marginali, edifici industriali abbandonati, ad esempio, ed assegna agli agricoltori la possibilità di realizzare micro impianti per il fabbisogno aziendale”. Ed ancora: “Il protagonismo degli agricoltori nella transizione ecologica va riconosciuto: in Veneto abbiamo realizzato già nel 2018 la prima comunità agroenergetica di cui fanno parte le imprese agricole che producono energia da fonti rinnovabili che viene ceduta ad altre aziende e alle famiglie, realizzando una filiera energetica a Km0. Anche gli uffici centrali e periferici di Coldiretti Veneto usano l’energia pulita prodotta dalle imprese agricole associate, evitando l’emissione in atmosfera di circa 400 tonnellate di CO2. Finché la legge non sarà approvata – ha concluso Coldiretti Vicenza – la nostra battaglia di buon senso continuerà nelle piazze e nelle scuole. In questi giorni stiamo raccogliendo i disegni dei più piccoli che a casa, nelle aule sono coinvolti nel concorso “L’energia S©olare”. Il bando inviato a tutti gli istituti scolastici scade l’8 maggio prossimo ma sono tantissimi i lavori già portati dai genitori e insegnati nelle sedi di Coldiretti.  E’ importante vedere attraverso gli occhi dell’innocenza come i nostri figli interpretano la natura e i tentativi di sfregio ambientale. Anche questo è un segnale per scuotere le coscienze dei grandi”.

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