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Da Schio a Rosà è importante ‘Ritrovarsi a teatro’ per riscoprire la voglia di socializzare

È partito anche nella provincia di Vicenza, coinvolgendo sessanta ragazzi fra Schio e Rosà, il progetto ‘OFF LINE. Ritrovarsi a teatro’. Un percorso che ha l’obiettivo di far ‘ritrovare’ ai giovani adolescenti, attraverso i linguaggi del teatro e delle arti performative, la socialità perduta in questo difficile tempo di pandemia e di regole che hanno così pesantemente limitato occasioni e spazi di relazione e incontro. Il progetto, finanziato dalla Regione del Veneto, vede Isfid Prisma (ente di formazione accreditato presso la Regione del Veneto) come capofila accanto al partner operativo Arteven, il Circuito teatrale regionale, e ai partner territoriali accreditati a partire, proprio nella provincia berica, da I.Ri.Gem a Rosà e dalla Fondazione Teatro Civico a Schio, e poi Circolo Cultura e Stampa Bellunese società cooperativa sociale, Enaip Veneto impresa sociale, Fondazione AIDA, Job Centre, cooperativa sociale La Esse, oltre al partenariato di rete di Legacoop Veneto.

Sessanta in tutto i laboratori teatrali e multidisciplinari proposti nelle diverse province del territorio regionale e più di novecento i ragazzi tra i 14 ai 18 anni residenti in Veneto coinvolti nel progetto: con questo programma OFF Line ha come obbiettivo principale quello di promuovere forme di aggregazione costruttive e nuovi spazi e occasioni di relazione e incontro.  Attraverso strumenti e tecniche della pratica teatrale, il progetto mira infatti a riattivare i tessuti relazionali e ricostruire dinamiche sociali inclusive. Accompagnati da 37 compagnie teatrali del Veneto, i ragazzi si confronteranno e lavoreranno su diverse tematiche proposte portando in scena grandi classici e frammenti di drammaturgia moderna e, dando voce al contempo ai propri pensieri, alle emozioni e alle storie vissute durante questo difficile tempo di pandemia.

Nel Vicentino sono tre i laboratori che da ottobre a dicembre vedono protagonisti quattro gruppi di giovani, in totale circa sessanta ragazzi. La prima proposta, condotta dalla regista e formatrice Ketti Grunchi, si intitola “Il teatro come progetto” e coinvolge a Schio un gruppo di studenti del liceo Martini e un gruppo dell’Itet Pasini: attraverso le tecniche teatrali i ragazzi saranno stimolati a conoscere il proprio corpo, gesti e parole, come strumento espressivo e di relazione con l’altro, relazione che è fatta anche di silenzio e ascolto. A Schio Ketti Grunchi conduce anche, per i giovani impegnati al Teatro Civico, il laboratorio “Campus Company”, incentrato sul potere del racconto: i partecipanti sono quasi cacciatori di storie, grandi imprese o piccoli avvenimenti, di comunità o di singole persone, che vale la pena ricordare e trasformare in narrazioni sceniche. A Rosà, nella sede di I.Ri.Gem, è di scena il laboratorio proposto dalla compagnia Teatro Boxer per il quarto gruppo di giovani vicentini che partecipano a “OFF LINE”: “Me and the theatre” è un workshop teatrale in lingua inglese e italiana, dove la sfida per i ragazzi sarà proprio cimentarsi negli esercizi propedeutici al lavoro teatrale, e nel lavoro sui testi, anche in una lingua “altra”.

Tutti gli aggiornamenti relativi alle prossime tappe del progetto e all’avvio dei laboratori sui singoli territori saranno comunicati prossimamente nei siti e nelle pagine social di Isfid Prisma e di Arteven-Circuito Teatrale Regionale.

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