In un’epoca segnata da crescenti tensioni commerciali, dazi e chiusure nazionalistiche, l’Italia gioca una carta tutta sua per restare competitiva sui mercati globali: la bellezza. È questo il cuore del messaggio lanciato da Francesco Gonzo, consigliere provinciale di Vicenza con delega al Turismo, che in una recente dichiarazione pubblica ha messo a fuoco l’importanza strategica del “Sense of Italy” come leva per sostenere il commercio estero.
Il concetto, coniato nello studio del ricercatore Mariano Bella, rappresenta una sintesi di bellezza, cultura, identità e qualità. Non si tratta solo di vendere prodotti, ma di far innamorare chi li scopre. «Oggi non basta vendere: serve far innamorare. E in questo l’Italia ha un vantaggio competitivo che dobbiamo valorizzare», afferma Gonzo.
Vicenza: eccellenze che parlano al mondo
Il discorso tocca da vicino la realtà produttiva della provincia vicentina. Dai mobili di design alla gioielleria, passando per l’agroalimentare e il tessile, Vicenza rappresenta un distretto economico d’eccellenza, dove però la forza del “made in Italy” non si gioca solo nei numeri del fatturato, ma nella percezione che il prodotto suscita.
«Chi soggiorna nella nostra terra, chi visita le ville palladiane, i borghi, le colline, entra in relazione con uno stile di vita e con un sistema di valori che poi si porta a casa. E continua a cercare. Anche quando è tornato oltreconfine», sottolinea Gonzo, indicando nel turismo culturale ed esperienziale un canale privilegiato per costruire un legame durevole tra il visitatore e il territorio.
Turismo e export: un legame sottovalutato
Non è solo retorica: i dati parlano chiaro. Secondo recenti studi, un incremento dell’1% nelle presenze turistiche straniere in Italia può portare fino allo 0,8% in più di esportazioni nei Paesi di provenienza dei turisti. Una proporzione che rivela quanto il turismo possa incidere anche sui flussi commerciali, trasformando chi visita il Paese in un ambasciatore del made in Italy.
«Il turismo non è solo ospitalità, ma leva strategica per la crescita dell’export. Anche a Vicenza», ribadisce Gonzo.
Diplomazia culturale: una nuova strategia per il brand Vicenza
Per il consigliere, è tempo di adottare politiche integrate che superino il concetto tradizionale di promozione turistica. Serve un’azione coordinata che unisca promozione del territorio, diplomazia culturale ed economia. In particolare, Gonzo invoca un rafforzamento della presenza internazionale del brand “Vicenza”, investendo in iniziative nei Paesi esteri per mantenere vivo il legame che turisti e buyer costruiscono visitando il territorio.
«In tempi di protezionismi, la cultura, la bellezza e il paesaggio diventano i nostri dazi al contrario: attraggono, fidelizzano, proteggono», conclude. «E noi dobbiamo solo essere all’altezza di quello che il mondo si aspetta da noi: le cose belle che piacciono al mondo, fatte bene, qui a casa nostra».
I.A.