- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

l centri storici si svuotano: Fabio Bui propone un piano regionale per la rinascita del commercio urbano

Negozi che chiudono, vetrine oscurate e un centro storico che progressivamente perde la sua anima. È il quadro preoccupante che emerge negli ultimi anni. Si registra un calo costante delle attività commerciali di fascia medio-alta e del lusso. Un fenomeno che, secondo Fabio Bui, candidato alla Presidenza della Regione Veneto con Popolari per il Veneto, non è solo economico ma anche sociale e identitario, e richiede una risposta strategica da parte delle istituzioni regionali. “Ogni negozio che chiude non è soltanto un’impresa che scompare, ma un pezzo di città che si spegne – sottolinea Bui –. Padova ha perso centinaia di attività negli ultimi anni, e ciò impoverisce il tessuto economico, ma anche la vita stessa delle nostre piazze.”

Le cifre parlano chiaro: oltre 400 negozi chiusi negli ultimi 12 anni, con un calo particolarmente marcato nel settore dell’abbigliamento e degli accessori di alta gamma. Tra le cause principali, Bui cita affitti insostenibili, cantieri e accessibilità ridotta, concorrenza dell’e-commerce e assenza di politiche urbane integrate capaci di rendere il centro storico competitivo e attrattivo.

Lo svuotamento commerciale, avverte, produce un vero “effetto domino”: meno negozi significano meno presenze, meno turismo di qualità e un calo della sicurezza percepita. “Un centro senza negozi perde la sua anima. Non possiamo accettare che le nostre città si trasformino in vetrine vuote.”

Un piano regionale per la rinascita dei centri storici

Per invertire la tendenza, Bui propone un piano regionale di rilancio del commercio urbano, ispirato ai modelli virtuosi di città europee come Parigi, Barcellona e Berlino. Tra le misure annunciate: incentivi fiscali e contributivi per la riapertura di boutique e attività di alta gamma nei centri storici; accordi tra Comuni, associazioni e proprietari per calmierare gli affitti e riutilizzare i locali sfitti.  Rigenerazione temporanea degli spazi vuoti con pop-up store, coworking e showroom di brand locali e il miglioramento dell’accessibilità e della mobilità urbana, per rendere l’esperienza d’acquisto più agevole e attrattiva.

Le strategie di lungo periodo

Lo sguardo di Bui va oltre le misure immediate. Tra gli obiettivi di medio-lungo termine figura la creazione a Padova di un “Luxury District”, un distretto del lusso pensato per attrarre marchi internazionali e rilanciare il turismo dello shopping.

Al progetto si affiancherebbero la Veneto Fashion Week, evento annuale che unisca moda, arte e cultura, e una piattaforma digitale regionale che integri commercio, turismo e servizi urbani, favorendo la digitalizzazione dei negozi. È inoltre prevista l’istituzione di un Osservatorio regionale sul commercio urbano, per monitorare in tempo reale aperture, chiusure e flussi pedonali. “Da aspirante Presidente della Regione – promette Bui – istituirò un fondo dedicato alla rigenerazione commerciale dei centri storici. Il commercio non è un tema minore, ma una leva strategica per l’economia, il turismo e la coesione sociale del Veneto.”

Il candidato conclude con un messaggio che suona come un appello alla rinascita: “Il Veneto deve tornare a credere nella bellezza e nella vitalità delle proprie città. Solo se i nostri centri saranno vivi, sicuri e attrattivi, potremo garantire lavoro, qualità della vita e orgoglio territoriale alle future generazioni.” Un richiamo, il suo, a fare del commercio di prossimità non solo un motore economico, ma anche un simbolo di identità e comunità per le città venete del futuro.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: