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Nuova legge che cancella le responsabilità dei revisori nei crac bancari, Marcato: “a rischio i risarcimenti dei fallimenti delle Popolari. Si cambi testo e si escluda retroattività”

Quanto sta accadendo in Senato preoccupa e rischia di annullare i risarcimenti per migliaia di risparmiatori danneggiati dal crac delle banche venete, proprio nel momento in cui si stanno chiudendo i processi. Come assessore regionale alla tutela del consumatore sono veramente preoccupato per il disegno di legge che limita la responsabilità civile dei revisori coinvolti nel fallimento di quegli istituti di credito, per cui i veneti ancora non hanno ricevuto adeguato ristoro. La norma, se approvata così come proposta, limiterà il risarcimento dovuto dalle società di revisione anche con effetto retroattivo. Particolarmente grave è l’introduzione del solo dolo come requisito per la sussistenza di ‘responsabilità ampia’: questo alla prova dei fatti rappresenta un ostacolo insormontabile per qualsiasi risparmiatore. Dimostrare il dolo in sede giudiziaria diventa molto difficile per chi ha subito il danno. Di conseguenza, una legge del genere rischia di compromettere la possibilità per migliaia di famiglie di ottenere giustizia anche nei confronti di soggetti che avrebbero dovuto vigilare e prevenire gravi danni economici”.

L’assessore alla Tutela del consumatore Roberto Marcato lancia l’allarme sul DDL 1426 proposto dal senatore FDI Calandrini ed attualmente in fase di approvazione in Senato, che modifica l’attuale normativa in materia di responsabilità dei revisori legali (cioè le società che controllano i bilanci delle banche garantendo l’accuratezza delle informazioni finanziarie per i risparmiatori) anche per coloro che sono sotto giudizio per fatti compiuti prima dell’approvazione della legge.
La norma attuale prevede la responsabilità in solido tra revisori ed amministratori per i danni dall’inadempimento dei loro doveri, senza limiti. Il Disegno di Legge riduce invece notevolmente la responsabilità civile dei revisori, contenendo i risarcimenti in modo significativo rispetto ai danni subìti dai risparmiatori.

“Non dimentichiamo – aggiunge Marcato – che i fallimenti delle banche venete hanno causato oltre 42 miliardi di perdite mandando in fumo i risparmi di 200.000 persone. Se la nuova legge venisse approvata, una società di revisione sarebbe chiamata a un risarcimento di massimo 16 milioni di euro. Di fatto uno ‘scudo’ per i colpevoli, e una doppia condanna per i risparmiatori che in moltissimi casi han già perso tutto. Faccio appello perciò ai parlamentari che stanno discutendo la norma in Commissione e successivamente in aula, affinché apportino i necessari correttivi a tutela delle vittime e non di chi non ha ottemperato al proprio ruolo di controllore”.

 

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