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Regionali. Centro destra rinvia ancora sul nome del candidato, ma Stefani si muove

Niente nome prima di Pontida. Il candidato del centrodestra per la presidenza del Veneto sarà annunciato “subito dopo” il raduno leghista di domenica, ha assicurato Matteo Salvini ai suoi. Un rinvio che stride con le mosse di Alberto Stefani, segretario regionale della Lega, già in piena attività pre-elettorale sul territorio.

Il pressing di Stefani non è piaciuto a tutti. In Fratelli d’Italia, soprattutto nell’area vicina a Luca De Carlo, crescono i malumori. Anche alcuni esponenti leghisti sarebbero stati colti di sorpresa dai suoi appuntamenti pubblici. Una mail inviata ai consiglieri regionali ha tentato di ricucire, ma i segnali di tensione restano.

FdI, intanto, non dà ancora il via libera ufficiale e chiede garanzie politiche su più fronti. Il rischio di uno scontro aperto è concreto, soprattutto se la Lega continuerà a forzare la mano senza un’intesa chiara.

Sul fronte elettorale, cresce l’attesa per il decreto di convocazione delle urne. A sorpresa, è stato Vincenzo De Luca, presidente della Campania, ad annunciare che anche il Veneto voterà il 23 e 24 novembre, insieme a Campania e Puglia. Da Zaia, per ora, nessuna conferma: si attende il decreto formale, previsto per legge 50 giorni prima del voto.

E sul tema Autonomia, altro nervo scoperto, nessun colpo di scena. Nessuna pre-intesa da presentare a Pontida: l’asse Lega-FdI vacilla anche qui. “Le prime intese arriveranno entro l’anno”, promette Salvini. Ma per ora, tutto fermo.

di redazione AltovicentinOnline

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