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Regionali, Cunegato all’attacco di Tosi :”Come si può votare chi vuole privatizzare la sanità?”

La polemica sulla privatizzazione della sanità veneta si fa sempre più accesa. Carlo Cunegato, portavoce delle Reti Civiche de Il Veneto che Vogliamo, movimento che ha recentemente annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni regionali con Alleanza Verdi Sinistra, risponde duramente alle dichiarazioni di Flavio Tosi, che ha annunciato un ampliamento del ruolo dei privati nella sanità veneta a partire dal prossimo anno.

“Come si può votare chi dice esplicitamente che privatizzerà la sanità?” ha esordito Cunegato in un comunicato. Il consigliere comunale di Schio ha puntato il dito contro Tosi, accusandolo di voler seguire il modello della Lombardia, una regione che, secondo Cunegato, ha già avviato un processo di privatizzazione della sanità, seppur non dichiarato apertamente.

“Questo è ciò che diciamo da anni”, ha continuato Cunegato. “La privatizzazione della sanità avviene in due fasi: la prima fase è quella in cui non serve nemmeno dirlo, basta distruggere il pubblico. Se il pubblico non risponde alle necessità, la gente è costretta a rivolgersi al privato. Tosi lo ammette apertamente, parlando di ‘largo ai privati’ e di una visione più liberale. È proprio la logica liberista che si riflette nelle politiche di Forza Italia e del suo alleato Tosi, che si ispira a Milton Friedman”, ha proseguito il consigliere.

Cunegato ha anche portato dati concreti a supporto della sua tesi: “Negli ultimi 10 anni, gli ambulatori privati in Veneto sono aumentati di 4 volte. I veneti sono tra coloro che spendono di più per la sanità privata, con una media che sfiora i 3.000 euro l’anno, secondo quanto riportato da Presa Diretta. E tutto ciò è sotto la responsabilità diretta di Luca Zaia”, ha affermato, citando i dati sulle crescenti spese sanitarie private.

Il consigliere ha proseguito la sua critica anche verso le dichiarazioni di Fratelli d’Italia, che in una convention a cui parteciparono diverse imprese sanitarie private venete, avevano celebrato la “collaborazione pubblico-privato”. Cunegato ha definito tale visione come una “falsa panacea” che sta accelerando la transizione verso un sistema sanitario più privato, con l’intento di “farne un business ad alto valore aggiunto”.

“La tragica realtà di questo modello è che i veneti si impoveriscono sempre di più. Dal 2021 a oggi i salari hanno perso il 9% del loro potere d’acquisto. Se adesso si aggiungono anche le spese per la sanità privata, questo scenario diventa insostenibile per le famiglie venete”, ha commentato Cunegato. “E c’è anche chi non riesce più a curarsi, come conferma lo studio che indica ben 6 milioni di italiani nel 2024 che rinunciano alle cure”.

L’esponente delle Reti Civiche ha infine concluso con una dura accusa alla classe politica attuale: “Perché Tosi e questa classe dirigente vogliono privatizzare la sanità? Solo per favorire i detentori di capitali, quelli che possono investire in un business ad alto valore aggiunto e non delocalizzabile. Ma una comunità che non cura i suoi cittadini più deboli non può dirsi civile. La destra veneta ha già privatizzato il sistema sanitario, ora vuole andare ancora oltre. È urgente cambiare direzione.”

La polemica sulla sanità veneta continua a infiammare il dibattito politico, con crescenti divergenze tra chi difende il sistema pubblico e chi punta su una maggiore apertura al privato. La battaglia si preannuncia al centro della campagna elettorale per le prossime regionali.

Sanità, Tosi:” Al cittadino interessa essere curato, basta diffidenza verso i privati, tanto il ticket è lo stesso” – AltoVicentinOnline

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