“Nelle prossime settimane indicheremo il nome di chi, se vinceremo, sarà il nostro assessore alla Salute. Sarà una figura di alta moralità, tecnica e non politica, perché la sanità pubblica va gestita con competenza e responsabilità, non come terreno di spartizione”. Lo promette Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra. E sfida il rivale leghista Alberto Stefani (che oggi aprirà ufficialmente la sua campagna elettorale) a fare altrettanto. Così potrà “smentire di voler affidare la sanità veneta a Flavio Tosi, che solo poche settimane fa ha dichiarato che il sistema deve diventare sempre più privato, sul modello lombardo. Per noi è esattamente il contrario: la sanità pubblica, universale e per tutti è un pilastro del Veneto, una garanzia di equità e sicurezza che non è in alcun modo negoziabile”, afferma Manildo. E ribadisce che la sanità pubblica sarà “il primo punto della nostra agenda di governo”, con l’obiettivo di “rafforzare la rete territoriale, ridurre le liste d’attesa e restituire fiducia e dignità ai professionisti che ogni giorno mandano avanti il sistema”.