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Salvini bacchetta i dissidenti che non vogliono sganciare 5mila euro per campagna nazionale. Video

Un contributo di 5mila euro da ogni consigliere regionale della Lega per finanziare le prossime elezioni politiche.

 

E’ la richiesta partita la settimana scorsa dalla segreteria federale e indirizzata ai vari capigruppo territoriali.

Una iniziativa che ha impensierito non poco i consiglieri regionali, soprattutto quelli veneti. Il malumore all’interno del Consiglio regionale serpeggia per questa iniziativa che pare non abbia precedenti e che rischia di creare polemiche. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti conferma all’Ansa che l’indicazione telefonica ai capogruppo è stata effettivamente data.

Dice di non voler parlare di soldi, ma in sostanza una stoccata ai dissidenti veneti del contributo elettorale Matteo Salvini la dà. “Non mi occupo di quattrino”, ha detto ieri mattina a Venezia, rispondendo alla stampa che gli chiede conto delle lamentele espresse da alcuni consiglieri regionali per i 5.000 euro pro capite chiesti dalla Lega per finanziare la campagna elettorale nazionale. “Ognuno darà quello che vuole dare”, afferma Salvini, che però poi aggiunge: “in un momento di difficoltà economica per milioni di famiglie, penso che chi prende stipendi da migliaia di euro al mese debba solo ringraziare e lavorare”. E, ancora, “noi non abbiamo banche alle spalle, sindacati alle spalle, poteri forti alle spalle… Ognuno di noi dà liberamente il suo contributo e ci sono sindaci in Veneto che prendono 500 euro al mese di rimborso spese e li danno tutti alla Lega per fare attività politica”. Detto questo, “ognuno sceglierà in base alla sua coscienza, io non obbligo nessuno a far niente controvoglia”, conclude. Ma ormai le lamentele dei consiglieri regionali sono respinte mittente.

IMPORTANTI DICHIARAZIONI DI MATTEO SALVINI A VENEZIA – YouTube

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