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Santorso. Ospedale ‘Amico dei Bambini’: lo dice l’Unicef

L’ospedale di Santorso è ‘Amico dei Bambini’. L’importante riconoscimento arriva nientemeno che da Unicef Italia e giovedì 14 giugno, nella sala riunioni dell’ospedale Alto Vicentino, ci sarà la cerimonia ufficiale.

Promozione, protezione e sostegno dell’allattamento sono i 10 passi da applicare nel punto nascite insieme alla trasformazione dell’assistenza a mamme e bambini e quello di Santorso ha ottenuto a pieno titolo il ‘ certificato’.

All’incontro, per rappresentare Unicef, saranno presenti Alfredo Zannini, Presidente del Comitato Unicef Veneto, Teresa Maria Getrevi, Presidente del Comitato Unicef di Vicenza ed Elise Chapin del programma dell’Unicef ‘insieme per l’Allattamento’.

Sono stati inoltre invitati i componenti l’Esecutivo dei Sindaci del Distretto 2 Alto Vicentino (Lugo di Vicenza, Schio, Thiene, Malo, Santorso, Marano Vicentino e Villaverla), la rappresentante dei gruppi di mamme per il sostegno alla pari, Enrico Traballi, titolare della Farmacia Amica dell’Allattamento Materno di San Vito di Leguzzano, rappresentanti dell’Ufficio Promozione Salute e Allattamento del Dipartimenti di Prevenzione dell’Ulss9 Scaligera  e una rappresentanza delle Mamme che hanno partorito all’Alto Vicentino e hanno vissuto l’esperienza dell’allattamento materno.

L’ospedale si impegna, come previsto dal codice internazionale dei sostituti del latte materno, a non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di surrogati del latte materno, biberon o tettarelle.

Il Percorso per diventare Ospedale ‘Amico dei Bambini’ è molto impegnativo e richiede la conquista da parte di tutto il personale di una mentalità che pone al centro della propria attenzione la coppia mamma-bambino, i padri, la famiglia intorno a loro, nel segno della concreta applicazione dei diritti dell’infanzia promossi dall’Unicef.

Il gruppo di operatori che sceglie questo percorso ha davanti a sé una strada che comporta la redazione e l’assunzione formale di impegni scritti come politica aziendale, una formazione adeguata e il miglioramento delle routine assistenziali.

La storia

Nel 2011 l’equipe ostetrica dell’allora Ospedale di Thiene prendeva contatti con Unicef e dichiarava il proprio interesse al percorso per diventare Amico dei Bambini. Tale richiesta era favorita dal programma regionale Veneto che, in comunione con Unicef, sosteneva i formatori competenti a introdurre in molti punti nascita una formazione a cascata con il fine di avviare il cambiamento delle pratiche assistenziali relative alle madri e ai neonati. Il gruppo regionale, con i tutor di Unicef, nel corso degli anni successivi, ha sostenuto molti Ospedali in percorso, arrivando nel 2018, ad avere ben sette ‘Ospedali Amici dei bambini’ nel Veneto (per primi San Bonifacio e Bassano del Grappa a cui si sono aggiunti, negli anni, Feltre, Bussolengo, Mestre e, da qualche tempo, Santorso e Negrar).

La certificazione ha comportato il superamento delle tre fasi di valutazione previste dal programma Unicef. In giugno 2015 è stata superata la valutazione di fase 1, di sviluppo e verifica dei documenti. A dicembre 2015 è stata superata la valutazione di fase 2, relativa alle competenze degli operatori, tramite interviste agli stessi. Il 22 marzo 2018 è stato comunicato il superamento della fase 3, con la verifica dell’assistenza globale alle donne in gravidanza e alle madri, allo scopo intervistate.

Esistono alcuni documenti considerati cardini, attorno ai quali ruota il progetto e sono la Politica Aziendale e il Codice di Commercializzazione dei sostituti del latte materno, entrambi sottoscritti dalle due direzioni strategiche succedutesi dal 2015. Il lavoro viene guidato dal gruppo multidisciplinare che traina il progetto, composto da pediatri, ginecologi, anestesisti, ostetriche, coordinatrici e infermiere, puericultrici, operatori di assistenza, la responsabile della psicologia clinica, la farmacista aziendale, la rappresentante delle mamme, quella delle Farmacie Amiche dell’Allattamento materno, una Pediatra di Comunità, una Infermiera del Dipartimento di Prevenzione, la consulente professionale in allattamento materno.

“Questo ambito riconoscimentoè un premio non solo per tutto il personale del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Alto Vicentino ma per tutti coloro che, lavorando insieme, hanno profuso passione e professionalità in un progetto iniziato nel 2011 – ha spiegato Giorgio Roberti, Direttore Generale Ulss 7 – La nomina odierna evidenzia che nella nostra azienda Pedemontana c’è una particolare attenzione e sensibilità ai temi della maternità, dell’allattamento al seno, dell’accoglienza ai neonati. So che l’équipe medico-infermieristica dell’ospedale, guidata dal direttore di Pediatria Massimo Scollo, dal direttore della ginecologia e ostetricia Marcello Scollo e dalle dottoresse Alessandra Cesaro e Francesca Opocher, referenti del progetto, si è impegnata da tempo per il raggiungimento di questo obiettivo, costruendo un solido terreno culturale a favore dell’allattamento materno. La valutazione effettuata dagli esperti del comitato tecnico dell’Unicef ha evidenziato la piena rispondenza alle norme previste dall’iniziativa internazionale”.

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