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Schio. Scacco matto alla democrazia: quando la tessera di partito vale più delle elezioni

di Anna Bianchini

Intervenire nelle scelte della Sanità locale e assumersene la responsabilità senza avere nessun titolo per farlo. Dobbiamo dire definitivamente addio alla democrazia?

La conferma che l’ospedale di Santorso avrà il primariato di Otorinolaringoiatria ha messo in luce, mettendola nero su bianco, una gravissima interferenza politica nel sistema sanitario regionale veneto. E’ stata Ilenia Tisato, candidato sindaco a Schio (non eletta, le elezioni saranno domenica 26 maggio) a far emergere con un comunicato il peso che la tessera politica ha nella gestione della Sanità locale. Un ‘sistema’ di cui in Veneto si parla e ci si lamenta da anni ma che non era mai emerso pubblicamente. Interferenza gravissima, quella tra politica e sanità, che in questi giorni è addirittura in discussione in parlamento e rischia di spaccare il governo.

In Veneto, ora, grazie alle parole di Tisato, riusciamo a comprenderne le motivazioni. Perché mentre i sindaci (democraticamente eletti) della conferenza della ex Ulss 4 non erano ancora a conoscenza della conferma delle schede ospedaliere, avvenuta ieri a Venezia, la candidata di Schio si apprestava ad assumersi la responsabilità di essere stata lei l’artefice della decisione della giunta regionale di concedere a Santorso il primariato di otorinolaringoiatria avendo “usato le sue relazioni a beneficio di Schio”.

Sia chiaro, non è di certo merito di Ilenia Tisato se il primariato rimarrà a Santorso, anche perchè a prima lettura le schede ospedaliere privilegiano l’area bassanese rispetto a quella dell’Alto Vicentino, ma la dichiarazione della candidata del carroccio testimonia come l’interferenza della politica sarebbe talmente consolidata da non necessitare nemmeno di elezioni, visto che a Ilenia Tisato è bastato essere tesserata Lega per poter interferire con i vertici regionali per ottenere risultati che lei da sola ha ritenuto importanti. Senza passare per nessun confronto con i sindaci della conferenza della Ulss, unici titolari delle responsabilità relative alla Sanità locale e dell’ospedale di Santorso, che serve tutto l’Alto Vicentino (non solo Schio).

Ilenia Tisato, che non rappresenta in alcun modo i cittadini di Schio né tantomeno quelli degli altri comuni, ha dichiarato: “Le mie relazioni sono a beneficio di Schio. Invece di perdere tempo a far polemiche mi sono attivata con la Regione per cercare di contrastare l’immobilismo devastante della nostra amministrazione che ci ha portato a questa situazione e al continuo alimentare notizie infondate, usate come arma in campagna elettorale”. Una mossa alla quale imputa la decisione della regione di aver concesso all’ospedale di Santorso il primariato di Otorinolaringoiatria.

Nel comunicato, Tisato ringrazia addirittura il deputato Erik Umberto Pretto e il consigliere Maurizio Colman, i quali però sono rappresentanti istituzionali di cittadini e non dei tesserati del loro partito e dovrebbero utilizzare il loro ruolo in modo democratico, professionale e non ‘per simpatia personale’.

 

La gravità del comunicato sta nel fatto che per fare bella figura agli occhi di elettori che non sempre conoscono i delicatissimi meccanismi che regolano il settore Socio-Sanitario, Ilenia Tisato si è comportata da sindaco senza essere nemmeno stata eletta e ha scavalcato la Conferenza dei Sindaci, della quale fanno parte ben 32 sindaci eletti democraticamente. E’ grave che qualcuno a Venezia abbia preso in considerazione la sua richiesta di privata cittadina arrivando a modificare schede ospedaliere sulle quali (si spera) addetti ai lavori titolati e competenti hanno lavorato per mesi. E’ grave che un onorevole e un consigliere regionale (a detta di Ilenia Tisato) si siano dati da fare per lei invece che prodigarsi nei confronti delle richieste di 32 sindaci regolarmente eletti, che a loro volta (proprio grazie ad elezioni democratiche) rappresentano tutti i cittadini del territorio.

Viene da chiedersi: a che titolo Ilenia Tisato si è rivolta alla Regione?  Perché Otorinoloaringoiatria e non un altro primariato? E soprattutto: che cosa ne pensano i sindaci eletti della conferenza della Ulss 7 Pedemontana di questa interferenza da parte di una semplice tesserata del Carroccio?

Nota di redazione

Viene da chiedersi: se fosse stato un candidato sindaco di Casa Pound, o di estrema sinistra, a far intervenire ‘gli amici’ sul sistema sanitario locale o su qualsiasi altro argomento, che cosa sarebbe successo? A che titolo è stata presa in considerazione la richiesta di Ilenia Tisato?

Vista la gravità della situazione, noi di Altovicentinonline giriamo questo articolo al presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, all’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e al  governatore del Veneto Luca Zaia e rimaniamo in attesa di una loro risposta.

ecco il comunicato integrale di Ilenia Tisato

OTORINOLARINGOIATRIA VA A SANTORSO
Tisato: le mie relazioni a beneficio di Schio

La notizia arriva da Venezia: Santorso avrà il primariato di otorinolaringoiatria. Dopo tante notizie, contro notizie e voci infondate le schede parlano chiaro: a Schio (in realtà è all’ospedale di Santorso) arriva il reparto di otorino. “Sono molto soddisfatta – ha dichiarato Ilenia Tisato, candidata della Lega- ho scritto a chiare lettere nel mio programma elettorale che la salute dei cittadini non è negoziabile e invece di perdere tempo a far polemiche mi sono attivata con la Regione per cercare di contrastare l’immobilismo devastante della nostra amministrazione che ci ha portato a questa situazione e al continuo alimentare notizie infondate, usate come arma in campagna elettorale. Io non ci sto ad abbassare la guardia, ed è doveroso il mio ringraziamento ai rappresentanti istituzionali dell’ Altovicentino l’onorevole Erik Umberto Pretto e il consigliere Regionale Maurizio Colman per il supporto che mi hanno dimostrato”. Tisato lunedì lo ha ripetuto anche sul palco con Matteo Salvini: ” Mi batterò per la salute dei cittadini di Schio e metterò a loro disposizione la mia rete di relazioni con Regione e Roma perché a me interessa, per prima cosa, la tutela degli Scledensi. Mi sono messa in gioco perché la città torni ad essere viva e felice e uno strumento indispensabile per ottenere ciò è poter fare, è potere muoversi in tempi brevissimi per portare avanti politicamente, le esigenze di un territorio”.

Anna Bianchini

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