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Vaccini. Da lunedì, in Veneto, i 40enni potranno prenotarsi

“I 50enni che si vogliono vaccinare si prenotino, perche’ da lunedi’ noi apriamo ai 40enni e poi si dovranno mettere in coda con loro, che sono 742.052”. Lo annuncia il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Da lunedi’, quindi, i veneti tra i 40 e i 49 anni potranno prenotare la vaccinazione contro il Covid. “Dopodiche’ vedo solo una strada, che e’ quella di aprire a tutti quelli che si vogliono vaccinare, ma in questa fase aprire a 40-49 anni ci sta”.

Nella giornata di ieri in Veneto sono state somministrate 32.058 dosi di vaccino, di cui 24.070 prime dosi e 7.087 seconde dosi. Il totale delle dosi somministrate e’ di 2.120.414, pari al 95,2% delle forniture ricevute. “I vaccini che stiamo facendo sono frutto dell’ingegnosita’ veneta che estrae sette dosi da ogni flacone, altrimenti non li avremmo… Ci siamo riusciti con la precisione, e’ un lavoro certosino”, commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, spiegando che il Veneto riesce a vaccinare per circa due giornate la settimana grazie alla settima dose. Oggi, fortunatamente, sono arrivate 171.990 dosi di vaccino Pfizer attese questa settimana, che da domani potranno quindi essere somministrate. Intanto, 1.475.345 veneti (30,2% della popolazione) ha ricevuto la prima dose, e 613.160 (12,6% della popolazione) hanno ricevuto la seconda. Il 97% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose cosi’ come l’82% della popolazione tra i 70 e i 79 anni, il 61,8% della popolazione tra i 60 e i 69 anni, il 19,4% della popolazione tra i 50 e i 59 anni, il 71,5% dei disabili e il 67,3% dei soggetti vulnerabili.

NESSUN TRASFERIMENTO DOSI IN VENETO DA ALTRE REGIONI

“Con riferimento alle notizie pubblicate oggi da alcuni organi di stampa in merito all’assegnazione di dosi di vaccino alla Regione Veneto provenienti da altre Regioni, si smentisce la fondatezza della notizia, precisando che eventuali trasferimenti di dosi tra Regioni sono di esclusiva competenza della Struttura Commissariale”. Cosi’ in una nota stampa il Commissario straordinario all’emergenza Covid19, Gen. F.P. Figliuolo.

“Il Commissario straordinario, nel corso della Conferenza delle Regioni tenutasi ieri, aveva gia’ ribadito che in merito al vaccino Vaxzevria – meno utilizzato in alcune Regioni – gli eventuali bilanciamenti sono effettuati, sentite le Regioni interessate, sempre ed esclusivamente- ribadisce nel comunicato- a cura della Struttura Commissariale, per ragioni programmatiche e di coerenza con il piano vaccinale, oltre che per motivi legati alla logistica di trasporto e alla catena del freddo. Tali bilanciamenti- che peraltro non riguardano solo movimenti da sud verso nord ma, come gia’ avvenuto, anche tra Regioni del sud – sono comunque da considerarsi quali anticipazioni di dosi di vaccino nell’ottica di un costante riequilibrio della ripartizione prevista tra Regioni/Province autonome, seguendo il criterio ‘una testa – un vaccino”, conclude il Commissario straordinario.

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