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Zaia cita Sturzo davanti a Mattarella:”Zaia “Autonomia per combattere disuguaglianze”. Pd:”E’ una presa in giro”

Siamo meno dell’1% della crosta terrestre, siamo il paese con il 70% dei siti culturali del mondo, il primo paese per siti patrimonio dell’umanità: vediamo la Cina dallo specchietto retrovisore. Siamo il paese della biodiversità, dei 4.500 prodotti tipici, andiamo in giro per il mondo e parliamo di Leonardo, Michelangelo, di Dante”. Alla luce di tutto questo, “penso che non possiamo omologarci al fatto che in questo paese un bimbo, in base a dove nasce, avrà un futuro diverso da un altro bimbo: avrà un futuro già predestinato. E non possiamo omologarci al fatto che ci siano dei cittadini che in alcune regioni siano costretti a fare le valige per andare a curarsi fuori regione”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, in apertura della Festa delle Regioni, al Palazzo Ducale di Venezia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre ai saluti istituzionali, coglie l’occasione per chiedere un sostegno al percorso verso l’autonomia delle Regioni. Citando il siciliano Luigi Sturzo, secondo Zaia il Paese dovrebbe essere “unitario ma federalista impenitente”.

E ha proseguito: “L’Italia delle disuguaglianze, delle due velocità, non nasce dal progetto federalista. Nasce da un progetto centralista che è stato mal gestito, senza andare in ricerca di responsabili”. Come esempio di politiche partite dai territori, il governatore Veneto porta le prossime Olimpiadi Milano-Cortina, “la dimostrazione che gli Enti locali e le Regioni hanno fatto partire dal basso un’iniziativa che porta 3,5 miliardi di cittadini nel mondo a vederci, porterà 2 milioni di cittadini sul territorio”.

Le Università Ca’ Foscari, Sapienza e Bocconi ci dicono che avremo 1,5 punti di Pil in più. E da dove nasce? Non nasce da Roma, ma dal Veneto, dalla Lombardia, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Provincia autonoma di Bolzano, dal Comune di Cortina e dal Comune di Milano”, sottolinea Zaia. E conclude: “L’autonomia, se non la facciamo per scelta, la dovremo fare per necessità”.

Il Pd:”L’autonomia è la madre delle promesse mancate”

 “Una legge delega in bianco, scritta per tenere insieme un centrodestra ormai sfibrato, ma priva di qualsiasi concretezza e totalmente scollegata dai rilievi della Corte Costituzionale. Nessuna risorsa, nessuna garanzia, nessuna risposta alle vere esigenze dei territori. È l’ennesima presa in giro: tre anni di governo Meloni, e il bilancio sull’autonomia è desolante. Zero risultati, solo confusione legislativa e promesse tradite”. Lo dichiara il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Pd del Veneto. “Mentre la destra si divide ferocemente su poltrone e candidature per le elezioni regionali -e la Lega vota contro il governo che impugna la legge di Trento sul terzo mandato- il Consiglio dei ministri approva una delega senza contenuti reali, che tocca tutte le materie più sensibili: sanità, scuola, ambiente, lavoro, trasporti. Una provocazione, senza alcuna copertura finanziaria e con il solito linguaggio vago per nascondere l’assenza di investimenti”, insiste Martella. E se il governo dice che non ci saranno costi per lo Stato, il dem ribatte: “Ma come si pensa di attuare l’autonomia senza risorse? La verità è che la cosiddetta ‘madre di tutte le riforme’ si è trasformata nella madre di tutte le promesse mancate. E anche il centrodestra Veneto non ha più alibi: sono passati quasi otto anni dal referendum sull’autonomia, e dopo tre mandati consecutivi di Zaia il Veneto non ha ottenuto una sola competenza in più su nessuno dei 23 ambiti richiesti. L’autonomia che ci raccontano esiste solo nei titoli di giornale e nei comizi. Ma nella realtà, ancora una volta, non c’è nulla”.

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