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Zaia: ‘I nostri dati sono da zona gialla. Senza Astrazeneca buco del 50%’

In Veneto “abbiamo dati da zona gialla, ma sapete che per legge tutta l’Italia e’ zona rossa o arancione”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che, in merito all’incontro con il Governo previsto domani e alla possibilita’ di chiedere un alleggerimento delle restrizioni, spiega: “cercheremo di capire quali saranno le proposte del Governo visto e considerato che e’ lo stesso Governo che dice che se i dati migliorano si puo’ valutare… Ma considerate che dall’altra parte abbiamo i francesi che si sono dati altre quattro settimane di lockdown”, e da oggi in Italia riaprono le scuole, cosa che avra’ un impatto sulla curva epidemiologica. Quindi, qualsiasi allentamento, dovra’ avvenire in maniera graduale, conclude il presidente del Veneto.

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati individuati 1.111 nuovi positivi al coronavirus, con un’incidenza del 2,53% sui 43.966 tamponi effettuati. I soggetti attualmente positivi sono 35.537, i ricoverati 2.298, di cui 1.975 in area non critica e 323 in area critica. Per quanto riguarda i ricoveri, “numeri negativi ancora non se ne vedono”, afferma Zaia, che chiarisce: “non sappiamo quando arriveremo al plateau”.

VACCINO. ZAIA: SENZA ASTRAZENECA ABBIAMO UN BUCO DEL 50%

Se oggi Ema dovesse sospendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca o dovesse seguire “la via tedesca”, consentendo l’inoculazione solo nei pazienti over 65, sarebbe un enorme problema per la campagna vaccinale veneta, che avrebbe “un buco del 50%”. Ha detto il Presidente della Regione . Del resto, ha continuato  Zaia, “non sono fiducioso che la soluzione sara’: ‘andate avanti tranquilli non c’e’ nessun problema’”, afferma Zaia. “Noi abbiamo l’obbligo di rimetterci a quello che dice Ema, non e’ una scelta politica, e’ una scelta meramente tecnica”. In ogni caso ci sara’ “un problema di reputation di questo vaccino”, perche’ se ad esempio si seguisse la via tedesca “sembra quasi un’assurdita’, prima si poteva usare solo per gli under 65, poi solo sopra i 65 anni”. E poi ci sara’ un problema di quantita’ di vaccino disponibile, perche’ “sotto i 65 anni useremo solo Pfizer e Moderna, e dobbiamo usarli per soggetti fragili e con comorbilita’… E poi avremo il casino dei richiami. Se guardiamo i tedeschi chi ha avuto la prima dose di AstraZeneca poi avra’ il richiamo con Pfizer e Moderna. Se accade questo a parita’ di forniture noi facciamo solo richiami”

 

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