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Fara Vicentino ricorda le vittime di Nassyria. Il sindaco: ” Celebreremo unità nazionale e nostre forze armate”

Fara Vicentino vuole ricordare le vittime della strage di Nassyria.

Alle 8.40 del mattino, ora italiana, del 12 novembre 2003 una bomba esplosa davanti all’ingresso della basa MSU (Multinational Specialized Unit) a Nassiriya, in Iraq, tolse la vita a 19 italiani – 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili – presenti nel Paese per una missione di pace. I due attentatori, che guidavano un’auto piena di esplosivo responsabile della deflagrazione, vennero uccisi dal carabiniere Andrea Filippa, che si sacrificò evitando una strage ancora più ampia. Fu comunque il più grande attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale.

“Questa commemorazione, a pochi giorni dall’anniversario della strage, oltre a rappresentare un momento importante per ricordare quanti hanno perso la vita per affermare il valore della pace, deve essere fonte di riflessione e di spinta nel percorso di condivisone e solidarietà, finalizzato ad affermare i valori universali dei diritti umani. Ai familiari che continuano a soffrire per la mancanza dei propri cari, esprimo la vicinanza e la riconoscenza del paese, unitamente al mio grato e affettuoso pensiero”. Il sindaco di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto ha spiegato perchè della scelta dell’evento che si terrà il 4 novembre alle 20,30  intitolato ‘Diari di Nassyrina” . Sono passati 13 anni da quella strage e nella giornata dell’Unità Nazionale che verrà celebrata con un programma che avrà inizio alle 9,30 nelle piazza dei 4 sacrari, non si può dimenticare che è anche la giornata delle forze armate, valore della nostra Nazione.

Nelle operazioni di ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, la Repubblica Italiana continua a rappresentare un esempio, grazie alla vicinanza e alla capacità di dialogo con le popolazioni locali. A quanti vi sono impegnati vanno l’apprezzamento e la gratitudine del Paese. Una nuova pagina è stata scritta in questo periodo di emergenza sanitaria che si è aggiunta alle altre dure prove alle quali sono sottoposte le popolazioni di tante aree del pianeta.

La serata sarà presentata dal giornalista professionista Paolo Rolli e sarà aperta dal Generale Biagio Abrate nella Sala La Chapelle di piazza Arnaldi.

Gli attentati di Nassiriya furono alcuni attacchi avvenuti dal 2003 al 2006 durante la guerra d’Iraq nella città di Nāṣiriya contro le forze armate italiane partecipanti alla missione militare denominata “Operazione Antica Babilonia”, il più grave dei quali fu la strage del 12 novembre 2003 che provocò 28 morti (19 italiani). Questi attacchi provocarono un totale di circa 50 vittime (di cui 25 italiani).

Nel mese di marzo 2003 ha inizio l’operazione Iraq Freedom (OIF), o seconda guerra del Golfo, da parte di una coalizione composta principalmente degli eserciti britannico e statunitense.

L’Italia partecipa attraverso la missione “Antica Babilonia” fornendo unità militari dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nāṣiriya, sotto la guida inglese. La città di Nassiriya è il capoluogo della regione irachena di Dhi Qar, sede di importanti giacimenti petroliferi. La missione italiana ha avuto inizio il 15 luglio 2003 ed è stata un’operazione militare con finalità di peacekeeping (mantenimento della pace). La missione è terminata il 1º dicembre 2006.

 

 

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