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Piovene. ‘Chiarastella’ canta per aiutare la parrocchia di Rocchette

C’è una stella che, ogni anno, torna a brillare tra a Piovene, tra le vie di Rocchette. Non è solo quella che annuncia il Natale, ma è fatta di voci, passi lenti ma decisi, mani infreddolite e cuori ostinati. È la Chiarastella della parrocchia di San Giuseppe, un gruppo che da anni porta nelle famiglie il canto della Stella, custodendo un’antica tradizione che profuma di passato e di comunità.

Uomini e donne, bardati di rossi, che alla sera escono. Uniti, cantando. Annunciando dell’arrivo del Bambino Gesù, in un tempo in cui, non di rado, quel nome viene cancellato persino dalle canzoni. Qui no. Il Chiarastella va avanti imperterrito, fedele a una tradizione che appartiene alla tradizione. Ma la loro, non è solo fede e memoria: è anche aiuto concreto. La parrocchia di San Giuseppe lo scorso anno ha potuto riparare il tetto della chiesa anche grazie al contributo della Chiarastella. “Una bella cifretta”, dicono con modestia, ma dietro c’è l’impegno di chi, sera dopo sera, affronta freddo e maltempo senza tirarsi indietro.

Sette serate. Un programma preciso, e tanta buona volontà, iniziato lo scorso 9 dicembre e concluso il 18 dicembre. Ogni sera, alle 18.30 il Chiarastella è partito per le vie di Piovene Rocchette. ” Quando arriviamo le persone che aprono le porte sono felici di vederci perché annunciamo l’arrivo del Bambino Gesù-spiega Marina Rigon Masero- È stato emozionante e ci siamo pure divertiti un sacco, non ci fanno paura il freddo e l’eventuale brutto tempo, noi ci siamo anche se non siamo più così giovanissimi.  Quando passiamo le persone ci salutano, ci fotografano, gli automobilisti ci suonano il clacson per salutarci, ci chiedono se possiamo andare anche nelle loro vie a portare la lieta Novella, dove possiamo ci andiamo volentieri ed è bello vedere le persone che cantano con noi e si commuovono. Abbiamo anche tre Babbi Natale che sono la gioia dei piccini che corrono emozionati fuori per ricevere le caramelle”. Il repertorio è quello delle feste di una volta: Tu scendi dalle stelle, In notte placida, Bianco Natale, Senti senti che bei canti, Siam venuti a cantare la stella, Piccola canta di Natale. E poi c’è una canzone speciale, senza titolo ufficiale, riemersa dai ricordi di una persona e imparata insieme: per tutti è diventata ‘la canzone di Alda’.

La Chiarastella di San Giuseppe è questo: tradizione, fede, comunità, sacrificio e tanta umanità. Un gruppo che non molla, che va avanti nonostante l’età, il freddo e l’impegno di sette serate consecutive. Una stella che continua a camminare per le strade di Rocchette, ricordando che il Natale, quello vero, vive ancora nei gesti semplici e condivisi.

P.V.

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