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Thiene. A tu per tu con Tiziana Bolfe, quando il corpo diventa voce e la danza è vita

C’è chi attraversa la danza e chi, invece, la abita. Tiziana Bolfe appartiene a questa seconda categoria: insegnante, creatrice e architetto del movimento, vive il corpo come uno strumento sensibile, da ascoltare e custodire ogni giorno. Tra allenamenti, prove e ricerca continua, la sua storia è quella di una dedizione che resiste al tempo, ai cambiamenti e alle sfide, trasformando la disciplina in arte e la fragilità in forza. In questa conversazione, Tiziana racconta un percorso fatto di passione, visione e coraggio, dove la danza non è solo mestiere, ma linguaggio dell’anima.

Come è iniziata la passione per la danza?

Posso sussurrare che “Danzo da quando ero nella pancia della mia Mamma”, Lucy Briaschi. La danza è il linguaggio attraverso il quale io esprimo me stessa e la passione è cresciuta nel tempo.

Dal 2009 è co-direttrice con la madre di Artedanza Lucy Briaschi, che quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività. Una delle scuole più longeve del territorio. Quale è stato il vostro segreto per arrivare ad avere un grande successo in questo campo ?_

Abbiamo celebrato 50 anni di fondazione creando diversi momenti di spettacolo in teatro e in luoghi di valore artistico e storico del territorio. Artedanza ha come obiettivo quello di comunicare le emozioni attraverso il corpo in azioni artistiche, dove il lavoro in sala prove sia solo l’inizio del tragitto. Credo che la visione artistica di Lucy Briaschi, così personale, coinvolgente e sostenuta da competenze concrete e dal suo talento, abbia permesso di affrontare gli anni mantenendo determinazione e passione. Infatti l’esperienza professionale di Lucy, come danzatrice prima, e come coreografa poi, credo abbia permesso ad Artedanza di perseguire un percorso sostenuto da competenze tecniche ed artistiche. Questo ha reso la scuola un punto di riferimento, non solo per la formazione di qualità e sempre aggiornata, ma anche per l’ambiente umano ed artistico che contraddistingue Artedanza. Non pensiamo la nostra realtà come una scuola di danza ma come un luogo per la formazione, la produzione dell’arte dentro la quale ogni individuo può trovare uno spazio di espressione. I momenti di sconforto ci sono stati ma la passione, la determinazione e avere sempre nuovi sogni nel cassetto sono stati più forti delle avversità. Da 20 anni io e Lucy collaboriamo assieme e sicuramente ha molto valore poter contare una sull’altra per guardare sempre avanti: ogni traguardo è un nuovo punto di partenza.

Recentemente, a Vicenza, avete vinto alcune borse di studio durante una importante rassegna, cui è distinta una vostra allieva. Ci spiega?

La nostra scuola ha una sezione dedicata alla formazione professionale: i ragazzi accedono per audizione e lo studio è quotidiano.  A novembre 2025 abbiamo ottenuto degli importanti riconoscimenti ai concorsi “YAGP-Youth America Grand Prix” in Vicenza e “SoloCoreografico” in Torino. 705 sono stati i partecipanti da tutto il mondo all’evento YAGP al Teatro Comunale di Vicenza. Artedanza ha ottenuto riconoscimenti sia a livello coreografico, sia a livello tecnico, dove le giovani danzatrici sono rientrate nelle migliori 12 coreografie-interpreti TOP 12 small-ensemble con “Escalation” Coreografia Lucy Briaschi: Interpreti Angelica C. e Rebecca M.; TOP 12 large-ensemble con “Delighted” Coreografia: Sandra Salietti – Interpreti Angelica C., Kristel k., Rebecca M, Zelia R borsa di studio per “International Contemporary; Masters Workshop” NYC a Zelia R. Interprete di “No Algorithm” Coreografia Lucy Briaschi; mentre al  Teatro Caffè Muller di Torino erano 25 partecipanti da tutto il mondo all’evento solo coreografico- borsa di studio per “Francoforte 2026” a Zelia R., interprete di “No Algorithm” Coreografia Lucy Briaschi.

Voi come scuola di danza, siete mai stati premiati per alcuni progetti nazionali o europei di formazione alla creazione coreografica?_

Nel 1995 rappresentiamo l’Italia al festival “Les Rencontres chorégraphiques “ a Bagnolet Paris (FR). Nel 2022 abbiamo vinto il 1° e 2° premio con per il contemporaneo junior nel concorso europeo CND a Bruxelles (BE). Nel 2022 siamo state finaliste per la danza contemporanea senior nel concorso europeo CND a Lussemburgo in Lussemburgo (LU)

Dal suo punto di vista, danzare l’aiuta ad avere il coraggio di essere fragile e di emozionarsi più in profondità, oppure pensa che la danza le abbia permesso di sentirsi libera da qualsiasi schema?

La danza è sia una disciplina e che un’arte. Questo connubio permette sia di conoscersi, che di esprimersi.

Il giudizio, è molto legato a una disciplina così esposta come la danza. Sognava di essere vista?

Sognavo di poter esprimere me stessa come persona e come artista. Il linguaggio della danza lo ha reso possibile.

Una vita dedicata all’arte, al corpo e al movimento. Quanto tempo dedica alla danza?

La mia famiglia sostiene che vivo per la danza. L’impegno è costante.

Ci sono tantissimi movimenti nella danza che non riesce ancora a fare, più o meno difficili?_

La danza è una continua scoperta, per chi lo desidera non si è ai finito di apprendere

Per cosa si commuove?

Le meraviglie della natura, la gentilezza, i danzatori che vivono il movimento, i traguardi raggiunti con fatica, i nuovi inizi…

Quanto pretende da sé?

Moltissimo.

C’è ancora qualcuno con cui vorrebbe danzare?

Sempre.

Immagino, che durante la vostra attività, ci siano stati momenti difficili, il pensiero di lasciare tutto a volte c’è stato, ma quel motore è sempre stato più forte. E stato il motore per la passione della danza?

La passione. La passione è stata la più forte.

Fuori dal palco chi è Tiziana?

Sul palco e nella vita siamo liberi di essere noi stessi.

 

F.C

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