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Thiene. Il Centro Culturale Islamico:”Basta strumentalizzare le minoranze religiose per propaganda”

“Ancora una volta, una visita lampo accompagnata da dichiarazioni allarmistiche e prive di fondamento riaccende la polemica sull’integrazione religiosa e culturale. Questa volta è toccato a Thiene, dove l’europarlamentare Anna Maria Cisint ha fatto tappa lanciando accuse contro il Centro Culturale Islamico locale, definendolo “un abuso edilizio” e insinuando presunti pericoli legati alla presenza musulmana in città”. Ma la replica della comunità musulmana e dell’Associazione “Il Futuro” non si è fatta attendere. In un comunicato congiunto, firmato anche da “Cittadini per il dialogo e amici della convivenza civile”, si denuncia con fermezza quella che viene definita “l’ennesima messinscena propagandistica a fini elettorali”.

Una realtà integrata da oltre vent’anni

“È un copione già visto – si legge nella nota stampa arrivata alla redazione di AltovicentinOnline – , che si ripete puntualmente in prossimità delle elezioni: un politico arriva da fuori, senza conoscere il territorio, senza incontrare la comunità locale, e lancia slogan allarmistici per guadagnare visibilità”.

Il Centro Culturale Islamico di Thiene, al centro delle polemiche, non è – precisano i rappresentanti della comunità – una “nuova moschea”, ma un ampliamento della sede sociale dell’associazione, motivato dalla crescente partecipazione a iniziative culturali, educative e sociali.

“Qui viviamo in pace, fianco a fianco – scrivono – musulmani, cristiani, atei, cittadini italiani e stranieri. I musulmani di Thiene non sono un corpo estraneo: sono lavoratori, imprenditori, studenti, volontari che rispettano le leggi e contribuiscono ogni giorno al benessere collettivo”.

Un centro polifunzionale, non un luogo di culto esclusivo

Il nuovo edificio, spiegano, è una struttura polifunzionale dove la preghiera è solo una delle tante attività. “Offriamo corsi di lingua, conferenze, eventi culturali e sportivi, attività per i giovani, tutto ispirato ai valori della legalità e del rispetto reciproco”.

Vengono anche smentite categoricamente le accuse di lavori irregolari: “Nessun minareto, nessun simbolo religioso vistoso. Solo finestre in stile gotico veneziano, come quelle del Castello di Thiene. I lavori sono eseguiti da una ditta regolarmente registrata, e i soci dell’associazione non sono manodopera irregolare, ma semplici cittadini impegnati nel sociale”.

Un invito al confronto, non alla divisione

Fondata nel 2000, l’Associazione “Il Futuro” è una realtà attiva da 25 anni nel territorio con progetti di integrazione, dialogo interreligioso, educazione civica e promozione della cultura della legalità. “Tutto ciò è verificabile – ribadiscono – e chiunque, inclusa l’onorevole Cisint, è il benvenuto per una visita, per conoscere da vicino le nostre attività”.

Infine, l’appello diretto a chi cerca consensi agitando lo spettro dell’“invasione islamica”: “A chi usa le minoranze religiose e culturali per alimentare scontro e paura, rispondiamo con fermezza: la strumentalizzazione non passerà”.

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