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All’addiaccio due settimane nei boschi dell’Altopiano per ‘staccare’: ora sta bene

Ha dormito all’addiaccio per 2 settimane tra i boschi dell’Altopiano di Asiago, senza dare notizie di sé, ma alla fine è è tornata a casa sana e salva mettendo fine all’angoscia dei suoi cari. Cosa sia passato per la mente della 34enne padovana ancora non si sa, conta che dopo averla vista in stato confusionale, ora si possa dire che la donna stia bene.

I familiari della 34enne Luisa Ceresoloa, di San Lazzaro di Padova, papà Emilio e mamma Nelly, l’avevano cercata dappertutto, ma alla fine Luisa è tornata a casa da sola.

La vicenda, raccontata da Il Gazzettino e Il Mattino di Padova, si è conclusa nel migliore dei modi, quando la donna, che era uscita di casa il 3 agosto con in tasca una carta prepagata, è tornata a casa mercoledì sera.

Aveva voluto staccare da tutto e da tutti, isolarsi tra i boschi. Ha scelto l’Altopiano di Asiago, dove ha dormito all’addiaccio, facendo la spesa grazie alla carta che aveva con sé. Voleva riflettere, come hanno raccontato i famigliare alle testate giornalistiche citate, immergersi nella natura, prendersi del tempo per sé.

Due settimane per lei, un tempo lunghissimo e colmo d’angoscia per la sua famiglia.

“Siamo felicissimi. Lei è serena e per noi l’importante è che sia tornata e stia bene. La mattina del 3 agosto è uscita di casa arrabbiata dopo una discussione avuta in casa la sera prima. Voleva fare una passeggiata per sbollire, poi ha deciso di andarsene”, ha raccontato la sorella Erika a Il Gazzettino.

Luisa è tornata lucida, in buono stato di salute.

Pare che la donna, ambientalista, non avesse legami particolari con l’Altopiano di Asiago, che l’abbia semplicemente scelto come luogo adatto alla sua voglia di ‘staccare’.

di Redazione Altovicentinonline

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