“Le malghe non sono solo luoghi di lavoro agricolo, ma veri e propri presìdi culturali, ambientali e identitari. Realtà come Malga Dosso di Sotto rappresentano un patrimonio inestimabile per il nostro Comune: custodiscono tradizioni, educano le nuove generazioni al rispetto per la natura e mantengono vivo il legame con la montagna”, ha dichiarato Nicola Rossi, delegato alle malghe della Città di Asiago, in occasione del 51° anniversario di Malga Dosso di Sotto, celebrato domenica 13 luglio.“Desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla famiglia Marini per l’instancabile impegno profuso in questi anni, ma anche a tutti i malghesi che ogni giorno, con passione e sacrificio, lavorano per la nostra terra. Grazie a loro, viene custodito un prezioso patrimonio di saperi e valori che continuerà a vivere nel tempo e nei cuori di tutti noi”, ha concluso Rossi.
L’anniversario ha offerto l’occasione per riflettere sull’importanza delle malghe per l’intero territorio comunale. Non solo luoghi produttivi, ma esempi concreti di agricoltura eroica, dove la fatica quotidiana si traduce in cultura, coesione sociale e tutela ambientale.
Malga Dosso di Sotto, oggi gestita dalla famiglia Marini con il prezioso contributo delle nuove generazioni, rappresenta un esempio virtuoso di continuità e amore per la terra. L’evento ha avuto anche un interessante risvolto scientifico: la presenza di due biologi, giunti per studiare la salamandra aurora – una specie rarissima che vive esclusivamente nei boschi attorno alla malga – ha messo in evidenza l’elevato valore naturalistico dell’area. In questa speciale occasione, il giovane malghese Matteo Marini ha ricordato con affetto il nonno Tarquinio, la cui passione e determinazione hanno dato vita a questa realtà. Matteo ha poi voluto ringraziare il padre Ugo e lo zio Raffaele che, con grande impegno e dedizione, portano avanti la tradizione di famiglia, continuando a produrre formaggi secondo i metodi artigianali tramandati dal nonno.
“Proteggere questi luoghi significa proteggere anche la biodiversità. Qui convivono storia, natura e futuro. È nostro dovere come amministrazione valorizzare e sostenere chi ogni giorno vive e lavora in montagna, con sacrificio e passione” ha infine aggiunto Rossi.