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Enego. Addio a Egidio Fontana. Scoprì “i primi quadri dipinti dall’uomo”

Enego piange Egidio Fontana, naturalista, paleontologo e paletnologo volto noto nell’Altopiano di Asiago e tra gli appassionati di montagna, scomparso nella notte a 72 anni.

“Il grande cuore di Egidio Fontana ha ceduto – è il commento che l’alpinista Tarcisio Bellò ha condiviso in memoria dell’amico – Abbiamo perso in amico, un uomo, un familiare amatissimo di rara qualità. La comunità umana senza Egidio sarà più povera di valori, di conoscenza, di amore per il creato, per Enego e per la sua Marcesina”.

Egidio Fontana era nato ad Enego, ma da giovane si era trasferito a Milano e aveva fatto esperienza come muratore, professione che poi lo riportò nella sua Enego, dove fece il capomastro.

“Una persona che ha sempre voluto imparare – lo descrive chi lo conosce bene – Con un grande intuito ed una grandissima passione per la storia”.

Fontana era collaboratore e perito fiduciario del museo di Trento e sue sono le intuizioni sul ‘Riparo Dalmeri’, sito preistorico di cacciatori e sciamani del Pleistocene, che si trova in Marcesina, sul lato nord dell’Altopiano.

Aveva iniziato la collaborazione con il professor Dalmeri, scopritore del ‘riparo’, nel 1985, dopo la scoperta della Grotta Ernesto a Stivai, tra Grigno ed Enego. Appassionato di fossili e di preistoria in generale, aveva seguito gli studi di Dalmeri e aveva lavorato nel suo cantiere. Nel ‘riparo Dalmeri’ fu proprio Egidio Fontana a scoprire il luogo in cui l’homo sapiens, che all’epoca abitava il territorio, ricavava l’ocra per dipingere le oltre 300 pietre rinvenute, “primi ‘quadri’ dipinti a mano dall’uomo nella storia, nei quali, per la prima volta, l’uomo ha dipinto se stesso rappresentando sulle pietre sette figure umane”.

“La perdita di Egidio Fontana ci ha lasciati sconcertati – ha commentato il sindaco Ivo Boscardin, che questa mattina durante la celebrazione del 4 novembre ha voluto ricordare pubblicamente il noto concittadino – E’ una perdita importante per la nostra comunità. Un grande appassionato di storia e preistoria che studiava il passato per conoscere e farci conoscere il presente. Con i suoi studi ha donato grandi contributi a Enego e al territorio. Ci mancherà moltissimo”.

A.B.

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