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Altovicentino. Coronavirus e sindaci: informare o non informare, questo è il dilemma

Nell’Alto Vicentino i cittadini vogliono essere informati. E’ quanto emerge dalla richiesta che la Redazione di AltoVicentinOnline ha proposto ai lettori attraverso la pagina Facebook del giornale, spiazzando “negazionisti” e chi crede che il terrorismo mediatico fanno sempre più rumore. Salta fuori infatti a sorpresa invece che gli abitanti del comprensorio desiderano essere documentati sul numero dei positivi e sull’evoluzione pandemica dei loro rispettivi Comuni e chiedono ai Sindaci trasparenza sull’argomento Covid.

Sulle dinamiche di un virus che non ha risparmiato alcun Comune, l’interesse della gente è tale che qualche lettore ha espresso dissenso sul fatto che dei primi cittadini preferiscano non fare divulgazione.

Non è sfuggita ad esempio la line silenziosa del Sindaco thienese Giovanni Casarotto, ma non stupisce in quanto il primo cittadino ha sempre evitato la luce mediatica preferendo lavorare in sordina con i colleghi della conferenza del Distretto 2 dell’AULSS 7 Pedemontana con i quali sta concordando una strategia unica per quanto riguarda le ordinanze locali in modo da non confondere la popolazione che già deve fare i conti con DPCM e provvedimenti regionali. Se ad esempio si dovesse decidere di chiudere i cimiteri, i Sindaci hanno deciso che lo farebbero tutti assieme.

D’ altro canto ha creato qualche polemica l’ordinanza thienese di chiudere il mercato del lunedì con un ambulante che su un gruppo Facebook ha sfogato tutta la propria rabbia per non aver potuto lavorare accusando l’amministrazione di aver avuto scarsa considerazione verso le istanze dei commercianti che devono provare a sbarcare il lunario. Invano, alcuni utenti hanno fatto capire che il Sindaco Casarotto – così come Valter Orsi a Schio che nel pomeriggio di oggi ha però annunciato il ritorno del mercato benchè in forma ridotta – si è visto costretto a chiudere il mercato per le caratteristiche  e la dislocazione dei banchi che, secondo l’ordinanza regionale, creavano assembramenti.

In altri paesi dell’Alto Vicentino invece questo problema non sussiste grazie alla loro conformazione oltre che per ovvie ragioni di quantità di banchi di mercati settimanale più ridotti che con le dovute cautele non favoriscono capannelli  e afflussi eccessivi. In sostanza, non è colpa del Sindaco di Thiene o di Schio se è stata disposta la chiusura dei mercati.

Piovene e la querelle sui numeri

Erminio Masero, Sindaco di Piovene Rocchette al secondo mandato, da sempre presente e  attento anche alla comunicazione coi cittadini anche attraverso i social, ha risposto ad una una concittadina sulla pagina  Facebook di AltoVicentinOnline spiegando perchè ormai qualche settimana fa ha iniziato a comunicare regolarmente il numero dei positivi: ” Fino ad un certo punto i numeri era contenuti, poi con l’escalation di fine ottobre ho ritenuto opportuno tornare ad un’ informazione puntuale: del resto se informo ci si lamenta perchè informo, se non lo faccio si dice che mancano i dati”.

Un problema questo che accomuna un po’ tutti i Sindaci: lo aveva denunciato anche Maria Teresa Sperotto Sindaco di Fara e lo ha dovuto affrontare anche Luca Cortese di Sarcedo, quando attraverso il proprio profilo Facebook ha informato del decesso di una concittadina, beccandosi la risposta piccata di un fruitore della rete che lo accusava di funestare la tranquillità degli abitanti del proprio Comune.

Secondo i lettori di AltoVicentinOnline, l’informazione da parte dei primi cittadini è una necessità anche perchè se ci fossero monitoraggi settimanali da parte delle istituzioni, si scoraggerebbe la diffusione di bufale e illazioni ben più preoccupanti dei numeri.

Ci ha colpito a tal proposito il post della lettrice Laura Reniero. “Informare è corretto e dimostra sensibilità al problema. Poi sta in chi legge i numeri: se non ti interessano,  scorri la notizia”.

Marco Zorzi

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