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95.000 euro di contributi privati permettono all’Itis Chilesotti di eccellere nell’istruzione.

60.000 euro di contributi dalle famiglie, 15.000 da aziende e sponsor privati e 20.000 in materiale donato o prestato da privati. Lo stato ritarda i suoi rimborsi e solo grazie a queste entrate la scuola può formare studenti qualificati.
Alla presenza dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Maria Gabriella Strinati è stato presentato ieri all’ITIS Chilesotti di Thiene il rendiconto del bilancio 2011-2012. Il dirigente scolastico Luigi Dappiano e il dirigente amministrativo Antonietta Di Fiore hanno voluto farlo per spiegare ai genitori e alle aziende e associazioni come sono stati usati i soldi frutto di contributi e donazioni alla scuola.
‘Rendicontare è una questione di etica – ha esordito Dappiano – e siccome è grazie alla generosità del territorio che la scuola può eccellere nella formazione scolastica, ci sentiamo di dover comunicare pubblicamente come sono stati usati i fondi raccolti’. Il contributo volontario delle famiglie per l’anno 2011-2012 ha raggiunto i 60.000 euro, mentre il contributo dato da aziende private e associazioni (come Confartigianato) ha raggiunto i 15.000. Oltre a questo, aziende del territorio hanno consentito ai ragazzi di frequentare stage per mettersi a confronto con la vita lavorativa reale, hanno fornito materiale per allestire i laboratori didattici, e hanno contribuito sostenendo le spese per gli spostamenti dei ragazzi che hanno partecipato a gare nazionale ed internazionali. L’Itis Chilesotti ha infatti avuto vincitori di vari premi nei campi di informatica, robotica, matematica, problem solving e altre materie tipiche della scuola tecnica. E’ stato inoltre realizzato un dvd sulla storia di Giacomo Chilesotti con la collaborazione del Liceo Corradini, vedendo schierati da una parte studenti specializzati in umanistica e dall’altra tecnici preparati. Collaborazione che ha inorgoglito sia Dappiano che l’assessore Maria Gabriella Strinati che vedono nella collaborazione tra scuole un importante segno di progresso nel campo dell’istruzione.
‘I fondi che sono arrivati dal territorio sono stati fondamentali per lo sviluppo delle attività di laboratorio – ha spiegato Antonietta Di Fiore – visto che siamo a credito verso lo stato di oltre 50.000 euro, che tardano ad arrivare. Abbiamo dovuto anticipare di cassa nostra i soldi che lo stato ci deve’.
Un commento amaro è stato fatto anche da Maria Gabriella Strinati, assessore ed insegnante con grande esperienza nelle strutture scolastiche. ‘I finanziamenti statali sono sempre minori, e i progetti relativi all’offerta formativa dei nostri studenti ce li dobbiamo finanziare da soli – ha commentato – Purtroppo lo stato dimostra di non credere che la cultura possa contribuire a far girare l’economia. Gli altri stati europei che investono nella scuola e nella cultura poi ne ricavano un grande beneficio economico. E’ chiaro che sono investimenti a lungo termine, ma io ritengo si debba investire sui nostri figli, che rappresentano il futuro economico del nostro paese’.

Anna Bianchini

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